Belotti e l'omaggio al Grande Torino nel 74° anniversario di Superga. Il ricordo di Gravina: «Una squadra tra mito e leggenda»

Belotti e l'omaggio al Grande Torino nel 74° anniversario di Superga. Il ricordo di Gravina: «Una squadra tra mito e leggenda»
Come ogni 4 maggio la città di Torino si ferma per rendere omaggio agli Invincibili del grande Torino, che persero la vita a Superga, di ritorno dalla trasferta a Lisbona...

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Come ogni 4 maggio la città di Torino si ferma per rendere omaggio agli Invincibili del grande Torino, che persero la vita a Superga, di ritorno dalla trasferta a Lisbona 74 anni fa. «Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Toro non è morto: è soltanto in trasferta». Questa la frase scelta dall’ex capitano Belotti sui social per accompagnare la sua foto di schiena, davanti al santuario granata nel luogo della sciagura aerea.

 

 

Per anni ogni 4 maggio è stato proprio il Gallo a leggere ad alta voce i nomi dei giocatori entrati nella storia granata, mentre oggi toccherà al nuovo capitano del Toro Alessandro Buongiorno. Alle 17 la commemorazione del Grande Torino con la Messa in Basilica, e la lettura dei nomi delle vittime davanti alla Lapide, in mattinata allenamento a porte aperte al Filadelfia, mentre in serata la Mole Antonelliana si illuminerà di granata. «La cosa importante oggi è ricordare le persone - l’omaggio del presidente Cairo - che ci hanno lasciato troppo giovani ma hanno fatto qualcosa di così importante che 74 anni dopo siamo ancora qui a ricordarle». Anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha ricordato gli Invincibili: «Solo il Grande Torino ha superato il confine tra mito e leggenda, diventando patrimonio comune dell’Italia calcistica e della storia civile del nostro Paese. Il messaggio di bellezza e di unione rappresenta l’eredità più bella di una squadra senza tempo».

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Il Messaggero