Belloli non si dimette, il collegio delle Lega Nazionale Dilettanti lo sfiducia. Cosentino: «Darà le dimissioni»

Belloli non si dimette, il collegio delle Lega Nazionale Dilettanti lo sfiducia. Cosentino: «Darà le dimissioni»
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, non si è dimesso ma ha rimesso il mandato al consiglio direttivo che dovrà ora sfiduciarlo per le presunte frasi...

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Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, non si è dimesso ma ha rimesso il mandato al consiglio direttivo che dovrà ora sfiduciarlo per le presunte frasi sessiste. Belloli ha quindi lasciato l'albergo di di Fiumicino da un'uscita secondaria senza rilasciare dichiarazioni. Il consiglio procede ora alla votazione.


Il collegio delle Lega Nazionale Dilettanti ha sfiduciato il presidente Felice Belloli, che non si era dimesso, per le presunte frasi sessiste contro le calciatrici. Da quanto si apprende il voto è stato all'unanimità.

«Dire di essere soddisfatto in una vicenda del genere è al di fuori da ogni senso umano perchè non sono felice, mi rendo conto che non c'era altra soluzione. Eravamo sottoposti a un sacrosanto massacro mediatico». Così il presidente del comitato campano della Lega Nazionale Dilettanti, Vincenzo Pastore, commenta la sfiducia al presidente Felice Belloli «votata all'unanimità, con qualche piccolo distinguo» nei 24 elettori (23 presidenti regionali, vicepresidenti e il vicepresidente vicario). Pastore era stato il grande oppositore di Belloli in campagna elettorale. «Abbiamo battuto tutti i record - rileva lasciando il consiglio direttivo svoltosi in un hotel di Fiumicino -: sei mesi di presidenza non era mai successo. Ma non dirò mai 'io l'avevo dettò. Noi avevamo costituito un gruppo di minoranza che voleva modificare le cose». Ora Belloli dovrà dimettersi ed entro 90 giorni il vicepresidente vicario Antonio Cosentino dovrà indire nuove elezioni. Se Belloli non si dimetterà il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, commissarierà la Lega. Pastore però spiega: «Lui ci ha confermato di non aver detto quelle frasi - rileva -. Io ho proposto che se dovesse risultare innocente, il nuovo presidente dovrà avere il coraggio civile di dire "ricediamogli" la caricà».


«Rischio commissariamento? Penso si dimetterà tra domani e dopodomani - aggiunge Cosentino - per far proseguire la Lega, ma che in caso negativo proseguirà comunque con un commissariamento». Sull'ipotesi di dimissioni del prossimo presidente, nel caso Belloli venisse assolto dalla giustizia sportiva, invece: «L'ha chiesto un consigliere - chiarisce Cosentino - poi bisogna vedere se quando qualcuno sarà eletto si dimetterà. In Italia non si dimette nessuno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero