Belgio, scoppia un caso "Calciopoli": raffica di perquisizioni nelle sedi dei club

Belgio, scoppia un caso "Calciopoli": raffica di perquisizioni nelle sedi dei club
Un maxi scandalo tra frodi, riciclaggio e corruzione, con ramificazioni all'estero e che potrebbe arrivare a toccare anche alcune partite del campionato della serie A belga...

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Un maxi scandalo tra frodi, riciclaggio e corruzione, con ramificazioni all'estero e che potrebbe arrivare a toccare anche alcune partite del campionato della serie A belga dell'anno scorso. È quello, dai confini ancora del tutto incerti, scoppiato stamattina e che rischia di travolgere il calcio belga con il coinvolgimento di figure di primo piano tra agenti dei calciatori, manager, allenatori, arbitri e persino giornalisti della maggior parte delle squadre della prima divisione del Belgio. La Calciopoli belga è un vero e proprio «terremoto», come lo definiscono i media del Paese dove è diventato la notizia del giorno, con 57 perquisizioni di cui 44 in Belgio e le altre in Francia, Lussemburgo, Serbia, Montenegro, Macedonia e Cipro per oltre 200 poliziotti mobilitati. A queste si aggiunge il fermo di diverse personalità note tra cui il 'deus ex machinà del calciomercato belga, il franco-iraniano Mogi Bayat, l'ex manager dell'Anderlecht Herman Van Holsbeek, l'allenatore del Bruges Ivan Leko, che ha vinto lo scorso campionato, e due arbitri molto noti, Bart Vertenten e Sébastien Delferrière. Sentiti anche due giornalisti fiamminghi che seguivano il Kv Malines.


Tutto è nato da un'inchiesta aperta a fine 2017, a seguito di un rapporto su transazioni finanziarie sospette stilato dall'unità frodi sportive della polizia federale. Le forze dell'ordine sono infatti piombate nelle sedi dei club facendosi consegnare alcuni contratti riguardanti allenatori e giocatori legati all'intermediazione di Bayat, tra cui, riporta la stampa belga, quelli di Michel Preud'homme, Dieumerci Ndongala, Adrien Trebel, Obbi Oularé, ma anche quelli legati a un altro agente, Dejan Vejlkovic, tra cui Aleksandar Jankovic, Filip Mladenovic e Milos Kosanovic. I club coinvolti sono una decina, tra cui il Bruges, lo Standard di Liegi, l'Anderlecht, la Gantoise, poi Ostenda, Malines, Courtrai, Lokeren e Genk. Fuori, per ora, il Mouscron, Eupen e lo Sporting Charleroi, sebbene di quest'ultimo sia stato presidente lo zio di Bayat e il fratello ne sia tuttora manager.
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Il Messaggero