Beckenbauer, il Kaiser e quell'Italia-Germania 4-3 con il braccio fasciato per una spalla lussata. Le immagini che hanno fatto la storia

Nella "partita del secolo" in Messico Beckenbauer non poteva essere sostituito e giocò 25' del secondo tempo e tutti i supplementari nonostante l'infortunio

Beckenbauer, il Kaiser e quell'Italia-Germania 4-3 con il braccio fasciato per una spalla lussata. Le immagini che hanno fatto la storia
Franz Beckenbauer è morto a 78 anni.  Leggenda del calcio tedesco, icona del calcio mondiale. E forse l'immagine più iconica della sua carriera, almeno per...

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Franz Beckenbauer è morto a 78 anni.  Leggenda del calcio tedesco, icona del calcio mondiale. E forse l'immagine più iconica della sua carriera, almeno per i cultori del pallone in Italia, non può che essere quella della fatidica semifinale mondiale del 1970. La "partita del secolo", con gli azzurri protagonisti, co-protagonisti con la Germania in Messico.

Quel leggendario 4-3 che Beckenbauer contribuì a rendere tale anche plasticamente: chi non ha in mente il difensore tedesco che si infortuna a 25' dal termine della partita ma stoicamente resta in campo?.

 

Beckenbauer giocò il finale dei tempi regolamentari e tutti i supplementari con un braccio fasciato. Si era procurato una lussazione alla spalla. Ma non poteva uscire, la Germania Ovest aveva già effettuato le sostituzioni consentite (due all'epoca). Franz non potè fare altro che resistere, giocare fino alla fine della gara. Con un braccio fasciato lungo il corpo.

Beckenbaurer con il braccio fasciato

Era il 17 giugno 1970. Stadio Azteca, Messico. Italia e Germania Ovest si giocavano l’accesso alla finale del mondiale. Quando manca meno di mezz'ora al termine dei regolamentari Cera fa fallo su di Beckenbauer. Il difensore tedesco cade. Cade male. La botta gli costa una lussazione della spalla. Ma non può uscire dal campo. La sua squadra sarebbe rimasta con un uomo in meno. 

La partita è storia. L'1-1 acchiappato dai tedeschi allo scadere dei tempi regolamentari. Poi i supplementari-leggenda. Gerhard Müller per il 2-1 tedesco, Burgnich per il nuovo pari azzurro. Poi Riva per il nuovo vantaggio italiano. Poi di nuovo Müller per il 3-3. Infine Rivera. Lo spot del calcio che fu. Con Beckenbauer sempre lì, lì nel mezzo - per dirla con Ligabue - anche con il braccio fasciato - finché ne aveva stette lì.

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Il Messaggero