Una pagina Facebook, già rimossa, avrebbe invitato a usare violenza alla campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio. A dare la notizia è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Codacons ha chiesto alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, alla polizia postale e all'Autorità per le comunicazioni, di "utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se i fatti esposti possano integrare fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale, nella forma tentata e consumata, nonché individuare tutti i soggetti da ritenersi responsabili e di conseguenza adottare i dovuti ed eventuali provvedimenti sanzionatori".
La reazione. «Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira, ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti». Bebe Vio racconta all'Ansa la sua «amarezza e delusione» per l'ennesima vicenda ignobile alimentata dalla rete. «Sono amareggiata - spiega tra l'altro l'atleta paralimpica - perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero