Storico e meraviglioso il capolavoro del Bayern Monaco. Segnando sei gol, d’altronde, ha letteralmente sfarinato il Porto (6-1), ha ribaltato l’esito della sfida di andata dei...
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Da fuoriclasse della panchina qual è, Pep ha saputo preparare una partita perfetta oltre ogni dire: perché la squadra si è mostrata robusta in difesa, compatta nei reparti, assai pungente in avanti. Insomma, a stringere, la qualificazione dei tedeschi appare sacrosanta, se non altro per la supremazia mentale che hanno squadernato davanti al viso degli avversari, e per l’incomparabilità dei valori assoluti: troppo più forti i ragazzi vestiti di rosso e blu. E pensare che Pep non poteva disporre di Ribery, Robben, Benatia, Alaba, Schweinsteiger e Javi Martinez. Bravo comunque, va detto, anche il Porto guidato da Julen Lopetegui, amico ed ex compagno di Guardiola nel Barcellona. Nel finale, peraltro, espulsi Marcano e lo stesso Lopetegui.
Dal fondo della gara di stasera è affiorata netta anche l’impressione di un Bayern abile a indovinare la via di una rimonta tanto ripida, e dunque molto cresciuto sul piano psicologico. Una volta di più, Guardiola si è dimostrato un fuoriclasse della panchina, fedele a un dettato indubitabilmente geniale sotto il profilo tattico. Ora il sogno può continuare. Bellissimo sarà il suo volare.
LA CRONACA
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Il Messaggero