Dodici minuti e Roma già sotto di due gol. Possibile? Tutto vero. Incredibilmente vero. E non era finita lì... Ma come: il Bate non era modesto, non era la peggior squadra del...
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CHE MESTIERE FATE?
Il portiere ha sbagliato tanto, vero; i difensori non hanno difeso mai, vero anche questo; gli errori individuali ci sono stati e hanno pesato sul risultato; ma la domanda, inquietante, è la seguente: chi aveva studiato (eufemismo...) il Bate? Garcia ha due vice, Fichaux e Bompard, e due video-match analyst, Beccaccioli e Fioranelli, incaricati di individuare i punti deboli delle squadre avversarie. Possibile che nessuno (cinque stipendiati, in totale) si sia accorto che il Bate giocava (gioca...) in quel modo, cioè a tutta velocità, sfruttando al massimo le corsie laterali e puntando dritto verso la porta del nemico? E così Garcia ha schierato una Roma tatticamente sballata, in balìa costante degli scatenati bielorussi. Poi l'ha corretta, e le cose nella ripresa sono andate come dovevano andare fin dall'inizio. Parlare di figuraccia è perfino riduttivo, e nessuno può, deve passarla liscia. I giocatori hanno grandi responsabilità, ma chi in avvio li ha mandati in campo in quel modo dilettantesco non ne ha di meno. Anzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero