E' un ritiro che sa già di campionato, dopo un'estate trascorsa a parlare di ricorsi e controricorsi, con il rischio di saltare l'A2. La Virtus Roma di Fabio...
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Saranno giornate di spostamenti e collaborazioni. Tra domenica e il primo settembre il gruppo sarà a Teglio, ospite della Astel Pallacanestro Teglio. Il primo settembre ancora ritorno a Chiavenna dove sabato 3 ci sarà il primo test della stagione. Il nuovo gruppo Virtus Hsc Roma ha aggregato i primi giovani al raduno della mattinata: Leonardo Muscariello (Alfa Omega/HSC) e Viktor Papa (HSC), oltre a Yuri Piccolo (Sam).
«Come sicuramente i ragazzi, non vedevo l’ora di iniziare, di conoscere lo staff, la città e la fantastica logistica dove ci alleneremo durante la stagione - sottolinea Corbani -. Abbiamo assemblato un gruppo giovane, con caratteristiche tecniche definite ma con grandi possibilità di sviluppo e miglioramento. Sono molto contento di questa nostra partenza per 12 giorni in Valtellina, di questo devo ringraziare gli amici valtellinesi e il mio club che ci permetterà di stare insieme e migliorare i rapporti tra di noi, andando a creare un gruppo, cosa fondamentale per la lunga stagione che abbiamo davanti. È un gruppo molto giovane che ha bisogno di stare insieme e conoscersi anche fuori dal campo, cosa che farà la differenza nei rapporti tecnici tra di loro».
Dà il benvenuto al gruppo anche il capitano Giuliano Maresca: «Le sensazioni sono sicuramente positive, abbiamo il sentore che stiamo iniziando a costruire qualcosa che durerà nel futuro. Dopo le vicissitudini di questa estate finalmente si può parlare di pallacanestro, finalmente ci siamo incontrati e il gruppo che disputerà la stagione ha iniziato a conoscersi, per giocare quella che spero sia la stagione più bella e performante possibile. Il fatto che è un gruppo pieno di giovani promettenti è una cosa che non si vedeva da molto tempo e fa ben sperare per la città di Roma e per ciò che si sta costruendo. Altra cosa fondamentale che sicuramente non si è vista l’anno scorso è un ritiro di 12 giorni in cui la squadra potrà imparare a conoscersi al meglio e in cui potremmo buttare delle basi solide per l’identità di squadra e l’affiatamento che sarnanno fondamentali per tutto l’arco della stagione. Avere al nostro fianco i giovani del nostro settore giovanile che si allenerà assieme a noi è allo stesso tempo un vanto noi e una spinta per loro e per il loro futuro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero