Sacchetti verso Italia-Polonia: «Noi più forti della pressione»

Sacchetti verso Italia-Polonia: «Noi più forti della pressione»
“Nessun commento sulle parole di Belinelli e sulla vicenda Gallinari, ne abbiamo già parlato a lungo. Facciamo con quello che abbiamo a disposizione. Le grandi...

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“Nessun commento sulle parole di Belinelli e sulla vicenda Gallinari, ne abbiamo già parlato a lungo. Facciamo con quello che abbiamo a disposizione. Le grandi squadre vivono di pressione e nei momenti fondamentali aumentano il loro spessore”. Meo Sacchetti, allenatore della nazionale di basket, è come sempre pragmatico. E nella conferenza stampa di presentazione della partita di qualificazione ai Mondiali 2019 contro la Polonia, in programma a Bologna il 14 settembre, parla chiaro: “Contro i Paesi Bassi a giugno abbiamo perso male, sia a livello di risultato che di prestazione. Vogliamo farci perdonare. Da oggi abbiamo con noi Della Valle, Michele Vitali e soprattutto Jeff Brooks, appena diventato italiano. Non so quando lo farò giocare, ma giocherà perché altrimenti il presidente Petrucci mi chiederà come mai ci siamo spesi così tanto per renderlo convocabile”.


L’Italia parte dal secondo posto in classifica nel girone J con 10 punti, 2 in meno della Lituania e 1 in più di Polonia, Ungheria, Paesi Bassi e Croazia: le prime tre di ogni gruppo staccheranno il pass per il Mondiale in Cina il prossimo anno. “Abbiamo un problema di stazza fisica, stiamo compensando con giocatori che hanno qualità fronte a canestro come Melli o Burns – aggiunge Sacchetti -. Penso che la pallacanestro attuale sia molto cambiata e oggi è molto più importante un giocatore magari più basso ma con una dinamicità che gente alta che prende solo posizione sotto canestro. La mia esperienza in nazionale è molto particolare. Ho lo staff tecnico che avevo richiesto, ho trovato uno staff medico sanitario di altissimo livello, sto cercando di trasmettere anche qui la tipologia di gioco che mi piace e che faccio dalla C2 alla serie A senza differenze”.

La Sala Borsa di Piazza Nettuno, sede della conferenza stampa, evoca dolci ricordi al basket bolognese: fino al 1956 infatti, è stata la casa della Virtus, dello Sporting Club Gira e della società cestistica Moto Morini. Insomma, la culla del basket cittadino, come ha ricordato Virginio Merola, sindaco di Bologna. “Un posto incantevole in una città non a caso chiamata Basket City – ha aggiunto Gianni Petrucci, presidente della Federbasket -. Quello che conta è battere la Polonia e il mio ruolo impone di mettere pressione a Sacchetti e alla squadra. La qualificazione ai Mondiali non è facile, ma dobbiamo provarci, e possibilmente riuscirci, fino all’ultimo. Siamo in una buona posizione nel girone, ma dobbiamo tornare a vincere”.


Domani la nazionale effettuerà uno scrimmage contro la Pallacanestro Forlì, mercoledì doppia seduta di allenamento, giovedì allenamento pomeridiano al Pala Dozza. Venerdì alle 20.15 palla a due contro la Polonia. Si va verso il tutto esaurito, la spinta del pubblico italiano servirà tantissimo. Sabato poi la partenza per l’Ungheria, dove lunedì 17 è prevista la partita contro i padroni di casa. Si ritorna in campo a fine novembre, prima di quella data l’Italia vuole consolidare la sua posizione in classifica.
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Il Messaggero