Sconfitta sul gong e nel peggiore dei modi per l'EA7 Armani Milano in Eurolega. A Istanbul, quarta partita delle Top 16 dell'Eurolega, Milano è stata battuta...
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Milano, che in Eurolega ha battuto l'Olympiacos e poi il Vitoria di Sergio Scariolo diventando una squadra temibilissima, ha tenuto in pugno gli avversari e ha preso il largo prima di subire la rimonta dell'Efes nel terzo quarto. Un parziale di 17-2 ha dato il via alla riscossa dopo che Milano era andata sul +10 nel secondo quarto. Hackett è riuscito, nel finale, a riportare l'Armani davanti con bomba e tiro libero prima della beffa sulla sirena.
Sul parquet di Istanbul,con Roberto Mancini nel parterre (Mancio è l'allenatore del Galatasaray ed è un appassionato di basket) il colpo per gli uomini di Luca Banchi è stato forte: sono tornati tutti nello spogliatoio delusi come non mai. La sconfitta è un colpo anche in vista della possibile qualificazione ai playoff della competizione.
L'Armani è andata presto in vantaggio grazie alla bomba di Gentile (9-11) mentre da parte dell'Efes il tiro da lontano, utilizzato spesso (alla fine 5 su 19, il 26% contro 8 su 21 di Milano) nno ha funzionato molto. Samuel sugli scudi nei primi 10' con 8 punti (sui 17 del primo quarto) mentre Hackett è stato controllato da vicino dal duo Gordon-Planinic per cui il play di Milano ha pensato a dirigere più che a tirare (alla fine Daniel ha messo a segno 6 punti). Il tentativo di andare avanti Milano lo ha fatto con Jerrells che ha piazzato 8 punti di fila portando Milano al +10.
Un po' di zona milanese e a metà partita Moss e compagni avevano un vantaggio esiguo, 4 punti (30-34), vantaggio che si è rivelato piccolo anche perché l'Efes è tornata e, coma abbiamo detto, con un break di 17-2 tra fine terzo quarto e inizio del quarto e grazie ai punti di Savanovic (13) ha operato il sorpasso (56-50). A quel punto un'altra reazione di Milano che con Hackett e Wallace è tornata avanti prima di un finale dove, con i falli, prima Hackett e poi Langford (Keith è stato il miglior marcatore della partita con 18 punti) hanno sciupato un tiro libera a testa. Quel vantaggio di 2 punti, 58-60, è stato troppo poco perché Planinic ha ghiacciato i sogni di Milano.
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Il Messaggero