Dentro o fuori dal campo che sia, Mario Balotelli è sempre un caso. Anche in un tranquillo giovedì pomeriggio. Nel quale l'attaccante del Brescia è...
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«Mario è stato sostituito durante la partitella e ha raggiunto gli spogliatoi prima del tempo», la versione del Brescia. Secondo la prima ricostruzione, attraverso le prove tattiche e dopo appunto essere stato sostituito, Mario avrebbe capito che a Roma domenica sarebbe stato una riserva e così si sarebbe innervosito facendo capire di voler raggiungere gli spogliatoi. A quel punto Grosso gli avrebbe detto appunto «Vai vai Mario». Resta ora da capire se l'episodio - i toni comunque non si sono mai alzati - avrà conseguenze per quanto riguarda la convocazione o meno del giocatore per la gara con la Roma. Sia come sia, quanto accaduto non depone a favore di Balotelli, non nuovo a certi comportamenti (una cosa simile accadde anche in azzurro durante la gestione Prandelli), la cui scommessa èquella di riconquistare un posto in Nazionale.
Finora, più che per le gesta sul campo, Balotelli ha fatto parlare per altro: dall'accusa di un fotografo di Genova di aver subito danneggiamenti alla sua attrezzatura colpita da Mario nervoso per la sostituzione, al dito medio ai tifosi dell'Inter in risposta a cori offensivi, al calcio al pallone verso la curva del Verona in occasione della partita del 3 novembre. A tal proposito è di oggi la notizia della sospensiva della decisione di chiusura del settore distinti est del «Bentegodi» dove erano partiti ululati razzisti. La Corte d'appello federale, ha infatti disposto un supplemento d'indagine. «Scelta ragionevole» ha commentato il Verona, ma di certo se ne discuterà ancora: Balotelli sempre al centro della scena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero