Euro 2016; Bale, Ramsey e i nove piccoli indiani all'assalto degli inglesi senza passione

Galles
LA SUPERSFIDA PARIGI Bale provoca, gli inglesi abbozzano. Si discute di passione, di spirito di gruppo. «Noi gallesi ce l'abbiamo, voi no». Hogdson si...

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LA SUPERSFIDA
PARIGI Bale provoca, gli inglesi abbozzano. Si discute di passione, di spirito di gruppo. «Noi gallesi ce l'abbiamo, voi no». Hogdson si innervosisce, abbassa la testa, brontola. «Non capisco perché mi vogliate tirare dentro questi discorsi. Se noi ci facessimo distrarre da quello che i nostri avversari dicono di noi, ci dovremmo soltanto vergognare». Parole un po' troppo forti e un po' troppo snob. Il Galles non batte l'Inghilterra dal maggio 1984, in totale su 103 confronti diretti ne ha vinti soltanto 14, perdendo tutte e quattro le sfide valide per gli Europei, tutte di qualificazione, è la prima volta che i gallesi arrivano alla fase finale. Eppure intorno a questa sfida improbabile si respira un'atmosfera strana.

FLOP ALLA PRIMA
L'Inghilterra non ha incassato per niente bene il gol del pareggio della Russia subito al 92', quando credeva di avere già vinto. Una beffa atroce, per una squadra che pure aveva giocato benino, ma senza riuscire neanche stavolta a sfatare il tabù che la vuole sempre perdente nelle partite inaugurali delle grandi competizioni. Ecco perché la provocazione di Bale in realtà fa male. L'Inghilterra esce da mezzo secolo di delusioni. Quest'anno le aspettative erano moderatamente ottimistiche, come quasi sempre peraltro. La prima uscita sembra aver rigettato tutti nella depressione. La nuova, tanto decantata generazione di giovani talenti ha dimostrato lacune importanti nella gestione della partita. Poi c'è Hogdson. Pare che sia intenzionato a confermare formazione e sistema di gioco, con Rooney ancora interno di centrocampo, un ruolo peraltro scelto per lui da Van Gaal, nella seconda metà della stagione dello United, con discreti risultati anche fra lo scetticismo generale. Una scelta che il ct ha fatto propria.
RIMANDATO VARDY

Molti pensavano che così, accanto a Kane, in attacco avrebbe giocato Vardy, grande protagonista della stagione del Leicester, e invece un'amichevole giocata malino sembra averlo tolto dalle grazie di Hodgson. Il ct gallese Coleman, sulla scia del provocatore Bale, dice che per loro l'impresa non è battere l'Inghilterra, ma qualificarsi per gli ottavi. Un risultato che sarebbe fantastico, considerano che la squadra si basa su un fuoriclasse, Bale appunto, un campione, Ramsey, centrocampista dell'Arsenal, e nove piccoli indiani, giocatori cioè senza pedigree, se così si può dire. Peraltro la vittoria della Slovacchia di Hamsik sulla Russia rende la strada del Galles ancora percorribile in caso di sconfitta e quella dell'Inghilterra piuttosto complicata in caso di passo falso. Si gioca a Lens, a una quarantina di chilometri da Lilla, ieri messa a ferro e fuoco da una combinazione di hooligans britannici e russi. La notizia è che inglesi e gallesi hanno marciato insieme contro i russi. Almeno da questo punto di vista dovrebbe essere una serata tranquilla.

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Il Messaggero