Baldasso, il pomeriggio si tinge di azzurro

Baldasso, il pomeriggio si tinge di azzurro
Un volto pulito, ma con la grinta di un leone. Che a suon di ottime prestazioni con la Virtus Roma si è guadagnato la chiamata in nazionale. Tommaso Baldasso oggi...

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Un volto pulito, ma con la grinta di un leone. Che a suon di ottime prestazioni con la Virtus Roma si è guadagnato la chiamata in nazionale. Tommaso Baldasso oggi esordirà ufficialmente in maglia azzurra, quella dei grandi. Perché da junior ha vinto la medaglia di bronzo all’Europeo Under 18 del 2016 a Samsun e giocato quello Under 16 nel 2014. «L’ambiente è molto bello, è la prima volta che mi trovo qui quindi tutto è molto emozionante e provo a godermela al massimo conoscendo meglio i miei compagni – racconta da Talliin, dove la nazionale è arrivata mercoledì sera – L’esordio è una cosa bellissima, era un sogno che volevo coronare e sono contento di aver fatto questo passo importante con la speranza che sia il primo di tanti altri, perché quello sarebbe davvero un sogno che va avanti, anzi che si rafforza». Compirà 23 anni il prossimo gennaio, ma nella Virtus di quest’anno è dovuto crescere in fretta, in campo e fuori, da capitano vero. 


NUMERI E CARATTERE
Sul rettangolo di gioco viaggia a 15.3 punti e 6.1 assist a partita, fuori è il primo ad arrivare in palestra e il più attaccato alla maglia tanto che prima della trasferta di Brescia, poi vinta, ha raccontato di aver parlato con tutti i compagni per convincerli a partire nonostante le gravi vicissitudini societarie e gli stipendi non pagati. Oggi a Tallin, la bellissima capitale dell’Estonia che ospiterà una delle bolle volute dalla Fiba, coach Sacchetti vorrà vedere anche queste qualità nel ragazzo di Moncalieri, arrivato nella capitale cinque anni grazie ad una intuizione di Simone Giofrè, che in fatto di talenti se ne intende, basta vedere il lavoro che sta facendo a Brindisi, seconda in classifica dietro all’imbattuta Milano. Roma è ormai casa sua, si è tatuato il Colosseo e deve tantissimo a coach Bucchi. «È in buona parte per lui se sono rimasto alla Virtus questa estate nonostante avessi altre offerte - aggiunge -. Sono fiero di arrivare da Torino (e di essere tifoso granata, ndr), ma Roma è Roma. Mi piace la gente e la città la amo». Del resto cinque anni non sono pochi per un ragazzo arrivato nella capitale nemmeno maggiorenne e cresciuto stagione dopo stagione.
LARGO AI GIOVANI

La nazionale è il giusto traguardo per quanto di buono sta facendo. Come lui, faranno l’esordio assoluto Moretti, Alviti, Pecchia e Pajola, quest’ultimo diventato sempre più importante nell’altra Virtus, quella di Bologna, giocando al fianco di campioni come Teodosic, Markovic e dalla settimana prossima anche Marco Belinelli, clamorosamente firmato dopo 13 stagioni in Nba. Si gioca oggi contro la Macedonia, lunedì contro la Russia. L’Italia è già qualificata agli Europei come paese organizzatore di uno dei gironi. Ma è un’altra occasione per fare bene nel girone dopo le due vittorie dello scorso febbraio. Baldasso sogna un canestro all’esordio. Da dedicare a qualcuno in particolare? «Intanto speriamo di farlo - scherza - Non ci sarà una dedica particolare perché sono sicuro che le persone che amo veramente, e loro sanno che è così, sapranno che è per loro». L’importante è che arrivi prima della sirena, ricordandogli quel canestro pazzesco segnato a Cantù dalla sua metà campo ma non convalidato pe Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero