Un difensore col vizio del gol che quest’anno ha dovuto attendere il mese di marzo per festeggiare la prima gioia. Luca Patrizi, esterno classe 1990 che da tre anni veste la...
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La gara con l’Affile l’ha aperta Buonocore, uno che sta incidendo tanto nell’ultimo periodo («è un grande giocatore» dice di lui Patrizi), ma l’Atletico l’ha gestita bene nell’arco di tutti i 90 minuti. «Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto una leggera flessione pur senza rischiare mai e nella ripresa l’abbiamo chiusa. La cosa più importante era vincere». Anche perché il Vicovaro giocava a Poli (dove ha perso) e ora è a “soli” cinque punti di distanza dai capitolini. «Non dobbiamo fare calcoli o tabelle, ma pensare partita dopo partita e dare il massimo per poi tirare le somme. Se arrivassimo terzi, ovviamente, aumenterebbero le possibilità di ripescaggio in Promozione, una categoria che questo club merita per organizzazione, qualità d’organico e soprattutto passione e spirito con cui fa calcio».
Nel prossimo turno l’Atletico Torbellamonaca farà visita all’Albarossa fanalino di coda. «Guardare la classifica sarebbe l’errore più grande – dice Patrizi -, queste sono le gare in cui hai tutto da perdere. E’ pur vero che questo gruppo quest’anno ha dimostrato grande maturità a livello di concentrazione». Chiusura affidata a capitan Alessio De Santis che vuole spendere due parole sullo stesso Patrizi e su altri due elementi. «Gli ingressi di Luca, di Tiziano Romozzi che è tornato dopo un periodo di assenza per problemi personali e che è una delle “anime” di questo Atletico, ma anche di Valerio Bosco, sono stati decisivi domenica con l’Affile. Tutti e tre hanno dimostrato quant’è forte questo gruppo: ora affrontiamo le ultime otto gare come finali per arrivare più in alto possibile. Io ci credo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero