L'Atalanta si fa male da sola, il Torino rimonta tre gol

L'Atalanta si fa male da sola, il Torino rimonta tre gol
Rimonte, colpi di scena a non finire e certezze iniziali poi ribaltate dal campo. Atalanta-Torino è stata una sfida folle e a due facce. Con l'Atalanta che esercita una...

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Rimonte, colpi di scena a non finire e certezze iniziali poi ribaltate dal campo. Atalanta-Torino è stata una sfida folle e a due facce. Con l'Atalanta che esercita una supremazia disarmante per più di mezz'ora, ma poi subisce l'orgoglio del Toro nel finale di primo tempo. E nella ripresa il cuore granata viene premiato con il 3-3 da 0-3, firmato da Bonazzoli a sei giri di lancette dal novantesimo. In mezzo ci stanno anche un palo per parte e anche altre opportunità che avrebbero potuto cambiare il corso del match un migliaio di volte. Forse la presenza sullo sfondo della semifinale di Coppa Italia di mercoledì contro i Napoli, ha distratto l'Atalanta, togliendo inconsciamente energie nervose e concentrazione ai ragazzi di Gasperini. E i nerazzurri, ad un certo punto, avevano saldamente la partita in mano. Bravissima comunque la squadra di Nicola a crederci. E alla fine il pari premia giustamente un Toro mai domo, di spessore caratteriale e di grandissimo temperamento.

 

Con i due esterni destri Hateboer e Maehle fermi ai box, Gasp è costretto a ridisegnare la fascia destra con Gosens dirottato sul binario opposto a quello di appartenenza e l'inserimento del giovane Ruggeri sulla corsia mancina. Davanti non c'è Zapata, ma Muriel con i due trequartisti Malinovskyi e Ilicic alle spalle del centravanti colombiano. Tra le novità anche Freuler a riposo in vista della semifinale di Coppa Italia di mercoledì e Pessina, di solito utilizzato come trequartista incursore, questa volta abbassato sulla mediana con de Roon. Per il Toro il classico 3-5-2 con la coppia Belotti-Zaza a pungere in attacco. E Zaza dopo otto giri di lancette sfiora il gol con una zampata mancina che si perde a lato. L'Atalanta però ha una grande capacità di andare in porta con immediatezza di esecuzione magistrale: al 15' lancio telecomandato di de Roon per Ilicic che scatta sul filo del fuorigioco e insacca. Il controllo del Var ribalta la decisione iniziale e convalida il vantaggio nerazzurro. L'Atalanta è un fiume in piena che rompe gli argini granata e al 19' su assist di Muriel, Gosens, sul secondo palo, insacca con la complicità di Sirigu. La difesa granata è fragile e al 21' l'Atalanta cala il tris con Muriel che entra come lama nel burro nelle retrovie granata.

 

Partita chiusa. Nient'affatto perché la partita cambia faccia nel finale. Le parti si invertono: ora è la difesa dell'Atalanta che sbanda e il Toro che dilaga. Al 40' Belotti viene steso in area da Palomino. Rigore che Belotti sbaglia ma che ribadisce in gol, al volo, sulla respinta di Gollini. L'Atalanta continua a concedere troppo e il Torino, prima del riposo, torna prepotentemente in carreggiata con una zampata di Bremer in mischia al 46'. Incedibile: una partita già chiusa si riapre d'incanto. Nella ripresa il match è più equilibrato rispetto ai colpi di scena dei primi 45'. Il Toro sfiora il tris con Zaza murato da Toloi. L'Atalanta al 24' va vicino al poker con Zapata che alza troppo la mira da buona posizione. Singo scheggia la traversa al 25' con Gollini immobile. Ricambia Miranchuk al 32: sinistro tagliente e palo. Al 39' la capocciata nel mucchio del neo entrato Bonazzoli, jolly pescato in panchina, dalla mossa vincete di Nicola, fa 3-3. L'Atalanta si è divorata una chance enorme. Ma Toro grintoso e combattivo. Giusto così.

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Il Messaggero