In una mattina qualunque di una domenica qualsiasi il mondo del calcio si è scoperto fragile, colto d’improvviso da una commozione di cui mai lo avremmo detto capace....
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L’HASHTAG
Alla fine della giornata i messaggi erano un’infinità. I social, letteralmente stracolmi. Ventura, Oddo, Immobile, Ferrero, Marchisio, Garcia, Montella, Borja Valero, Pradè, Bernardeschi, il presidente Infantino. Impossibile contarli tutti, i post e i tweet. Il ds della Roma, Monchi, ha usato frasi curate: perché quel dolore lo conosce bene e, maledetto, ieri si è risvegliato senza pietà. «Conosco la sofferenza, il dolore che si prova perché purtroppo l’ho vissuto con lo sfortunato Antonio Puerta. Auguro molto coraggio ai suoi familiari, ai suoi amici e ai suoi compagni, alla Fiorentina e al calcio italiano». L’hashtag legato ad Astori, a lungo, ha galleggiato al quinto posto delle tendenze mondiali. «Momenti, parole, immagini e tanti ricordi: il momento è tremendo per chi ha avuto modo di conoscere Davide. Allenarlo è stato un privilegio, mancherà a tutti». Firmato Max Allegri. Alla sera si riguardano le immagini, quelle esultanze di Davide, il suo sorriso: e ogni cosa stride, e no, no, no, non ci si può credere.
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Il Messaggero