Meno di quattro minuti di gioco, e Roma in vantaggio. E, quindi, di nuovo in testa alla classifica. Gol di Pjanic, tanto per cambiare. Stavolta, però, non su calcio di punizione...
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Ricapitolando, meno di dieci minuti di gioco e Maicon super protagonista. E, in un sol colpo, zittiti (anche con ampio gesto della mano, «ce l'avevo con il mio procuratore che mi telefona troppo...», ha bluffato) tutti coloro che lo avevano un po' snobbato o che lo avevano accolto in campo senza un filo di sorriso. Anzi, con un brusio di fastidio.
QUESTIONE DI FISICO
Di certo, e lo hanno visto tutti, sia chi era allo stadio e sia chi era davanti al televisore, l'avvio scoppiettante di Maicon, alla terza presenza da titolare (sempre all'Olimpico), è stato salutato con gioia quasi incontenibile da parte dei suoi compagni che, come spesso capita in Casa Roma con il goleador del momento, l'hanno gonfiato, cioè l'hanno riempito di pizzette (Florenzi ha addirittura mimato un calcione...) e schiaffetti sulla capoccia pelata.
Che Maicon all'interno dello spogliatoio sia un uomo molto rispettato, oltre che ascoltato, è fuori di dubbio, anche se talvolta gli viene rimproverato (non dalla squadra) un atteggiamento un po' troppo scanzonato. Tutto questo nonostante il contributo che Maicon ha finora dato alla causa giallorossa non è stato così vistoso: Garcia, però, martedì in conferenza-stampa l'ha un po' spiegato, precisando che uno come il brasiliano gli serve soprattutto quando c'è da offendere e poco da difendere. Non a caso, Rudi l'ha impiegato soltanto in casa, e contro avversari che si chiamano Sassuolo (rendimento: non bene), Carpi (bene) e Udinese (molto bene).
Maicon, se non altro, ieri sera ha dimostrato che se sta a posto da un punto di vista fisico può dare ancora una mano in tutte le occasioni. Ma, come si sa, di doman non v'è certezza.
P.S.: sabato la Roma sarà impegnata in casa dell'Inter, e Maicon (che ha chiuso con la fascia di capitano al braccio) per un milione di motivi vorrebbe esserci. E, chissà, potrebbe pure starci bene...
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Il Messaggero