Under, la parabola del campioncino in stato di crisi

Cengiz Under
Otto minuti con il Napoli a risultato acquisito. Poco più (15) contro la Fiorentina tre giorni dopo, subentrato nel finale alla ricerca della vittoria che però non...

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Otto minuti con il Napoli a risultato acquisito. Poco più (15) contro la Fiorentina tre giorni dopo, subentrato nel finale alla ricerca della vittoria che però non arriva. Zero con la Sampdoria. Probabilmente Under si aspettava un rientro diverso. E nemmeno a dire che sabato sera una sostituzione nel suo ruolo Ranieri non l’abbia fatta: minuto 72, fuori Kluivert, stremato. Chi entra? El Shaarawy, reduce da un infortunio, rimasto in dubbio per l’intera settimana e recuperato in extremis. È bastato guardare in faccia Cengiz, scaldatosi a lungo, nel momento in cui ha capito che al suo posto sarebbe entrato il Faraone per capire che non se l’aspettava.

 
FRENATO E SUPERATO 

Sette gare gli restano. E almeno 6 allenamenti in questa settimana per far venire qualche dubbio a Ranieri che, da quando è tornato a disposizione, lo vorrebbe più determinato già a Trigoria. Chissà se quella paura di farsi male, rivelata a Dazn, non lo stia condizionando. Di sicuro, al momento l’allenatore romano ha le sue gerarchie, dove Under parte dietro. La motivazione è molteplice: tecnica, tattica e atletica. L’ha spiegata chiaramente l’allenatore l’altra sera, quando a Sky gli hanno fatto notare un recupero di El Shaarawy nel finale: «È quello è quello che voglio. A me non piacciono i giocatori che giocano su un campo in discesa e quando c’è da rientrare è in salita, il campo è in orizzontale. Vai a 100 all’ora devi rientrare a 200 all’ora, è sempre stata la prerogativa delle mie squadre. Chi ce la fa a farlo ha più possibilità di giocare». Chissà se a Under saranno fischiate le orecchie. Parole che fotografano il tallone d’Achille di Cengiz, che faceva già dannare Di Francesco. Senza contare altri due fattori: 1) Kluivert in questo momento rispecchia il giocatore ideale per Claudio: nel momento in cui il tecnico chiede alla squadra di tenere il meno possibile il pallone, rinunciando al possesso e provando immediatamente la verticalizzazione, la velocità di Justin è un’arma alla quale è difficile rinunciare. 2) Nel 4-2-3-1, con il rientro di Pellegrini, Ranieri ha trovato finalmente l’equilibrio che cercava con Lorenzo trequartista, Zaniolo spostato a destra e De Rossi insieme a Cristante in mediana. Rimane così soltanto un posto. E Under, attualmente, è dietro a El Shaarawy e Kluivert.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero