Arriva Athletica Vaticana la squadra di runners del Papa. Tra gli iscritti sacerdoti, guardie svizzere e una suora

Arriva Athletica Vaticana la squadra di runners del Papa. Tra gli iscritti sacerdoti, guardie svizzere e una suora
Il Vaticano va di corsa e rinnova le sue vesti andando sempre di più  incontro alla gente e per farlo, questa volta, ha scelto la regina degli sport, l’atletica,...

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Il Vaticano va di corsa e rinnova le sue vesti andando sempre di più  incontro alla gente e per farlo, questa volta, ha scelto la regina degli sport, l’atletica, creando Athletica Vaticana la sua prima società sportiva affiliata alla Fidal.

Sono lontani i tempi in cui le truppe papaline sparavano sui canottieri che remavano sul Tevere perché scambiati per garibaldini, e oggi, più che mai lo Stato Pontificio apre le sue porte all’attività sportiva, spiegando però che il limite umano non va mai superato. Athletica Vaticana nasce con lo scopo di essere un portavoce, un anello di congiunzione tra le varie realtà sportive e tra le loro iniziative c’è anche quella di distribuire la preghiera del maratoneta, tradotta in 37 lingue, in tutte le gare dove saranno presenti. 
Il debutto sarà questo mese alla Corsa di Miguel, poi Roma-Ostia e Maratona di Roma. Le Olimpiadi sono un sogno che potrebbe diventare realtà, ma il loro fine non è vincere un oro e per il momento puntano ai Giochi del Mediterraneo e ai Giochi per piccoli Stati, il resto poi si vedrà. 
Il Vaticano non è nuovo all’esercizio fisico e ci sono documenti in cui si parla di partite di calcio giocare già nel 1521 sotto Papa Leone X nel giardino Belvedere. Nel 1947 addirittura venne organizzato un torneo quadrangolare, dove la finale fu disputata tra Ville pontificie e Fabbrica di San Pietro.  Diciannove anni dopo fu la volta della prima squadra di calcio vaticana, la SS Hermes Musei Vaticani, formata da custodi, restauratori e inservienti dei Musei Vaticani.
Tra i pontefici protagonisti della storia dello sporti va menzionato Pio X, che nel 1905 incontrò  il barone Pierre De Coubertin, padre dei Giochi Olimpici moderni, incoraggiandolo fortemente per la sua iniziativa. Lo stesso Pio X aprì i giardini della Santa Sede per la pratica dello sport per i ceti più poveri. Un’autentica rivoluzione per quei tempi.
L’Atletica è entrata già da un po’ nel Vaticano, patrocinando prima  la Corsa dei Santi che ogni anno ha sostenuto con parte dei suoi introiti progetti benefici e poi con Corsa della Pace, la mezza maratona che punta tutto sull’uguaglianza e la pace tra i popoli. 
Il primo giugno scorso presso la Santa sede era stato presentato il primo documento dedicato allo sport, scritto dal cardinale Kevin Farrel, il cui tema principale era quello di un’etica forte sia per lo sport amatoriale che per quello professionale, sottolinenando anche i pericoli che possono esserci dietro il doping. 

La Santa Sede con la sua squadra di runners sta dimostrando tutta la sua modernità, iniziata con papa Pio X, proseguendo con Giovanni Paolo II, grandissimo sportivo e che ora va avanti con Papa Francesco che crede fortemente nello sport come strumento di aggregazione e linguaggio tra i popoli. 
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Il Messaggero