Diego Armando Maradona sbarca a La Plata per allenare il Gimnasia ed è subito Pibe de Oro mania. Nella prima conferenza stampa da nuovo tecnico della squadra argentina,...
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«Voi siete quelli che ci faranno vincere le partite» ha detto l'argentino reduce dall'esperienza con i messicani Dorados de Sinaloa. Emozionato e provato fisicamente per la recente operazione al ginocchio destro, Maradona ha preso un microfono ed ha spiegato ai tifosi sugli spalti dal centro del rettangolo verde che «io non sono certo un mago, ma mi piace lavorare. Voglio promettervi che finché io lo dirigerò, questo gruppo di giocatori avrà un comportamento esemplare». «Qui chi non si allena o non corre, non gioca», ha assicurato in compagnia del suo aiutante Sebastián Méndez, un tecnico di 42 anni, che ha allenato in Argentina ed in Cile. Maradona si è quindi offerto ai fotografi insieme alla squadra, ed ha poi diretto un breve allenamento, prima di ritirarsi negli spogliatoi a bordo del veicolo che viene utilizzato per trasportare i calciatori infortunati.
Il Gimnasia di La Plata naviga in ultima posizione nella Superliga e domenica prossima giocherà in casa contro il Racing Club, vincitore dell'ultimo campionato. L'annuncio dell'arrivo a La Plata del 'Pibe de orò ha suscitato un incontrollabile entusiasmo fra i tifosi della squadra, ed in pochi giorni in 2.200 hanno acquistato la tessera del club e tutte le magliette stampate per l'occasione con il 'n.10'. A Maradona, che ha in passato più volte criticato il presidente Mauricio Macri, è giunto anche il saluto e l'incoraggiamento dell'ex presidente Cristina Fernández de Kirchner, candidata come vice del peronista di opposizione Alberto Fernández nelle presidenziali del 27 ottobre prossimo. Dopo l'abbandono del calcio giocato, Maradona ha allenato sette squadre diverse di cui due in Argentina (Mandiyú e Racing). Dopo un passaggio in Medio Oriente, lo scorso anno ha guidato nella seconda divisione messicana i Dorados de Sinaloa, mancando di un soffio la promozione in prima divisione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero