In un momento in cui in Italia si discute dell'opportunità di far giocare in Arabia Saudita, paese che discrimina le donne con tanto di settori separati negli stadi,...
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Ecco allora che lei per ripicca prese il fischietto in mano e cominciò una carriera con cui sta facendo la storia. Oltre ad aver diretto la finale dei Mondiali donne, Nuova Zelanda-Inghilterra, è stata infatti la prima donna ad arbitrare una partita delle coppe europee maschili, Bordeaux Begles-Enisej di Champions, mentre in Italia la si è vista in Eccellenza in un Petrarca Padova-Lazio. Dopo essersi messi in evidenza anche nella 'Division 1A Ulster Bank Leaguè, ovvero il campionato irlandese maschile (per le sue direzioni di gara ha ricevuto perfino le congratulazioni del Presidente della Repubblica Michael Higgins), ora per lei è la 'prima voltà nell'ex Lega Celtica con Treviso: finora con i Leoni veneti aveva fatto da guardalinee. Ma la Neville nel mondo ovale e nel suo paese è un personaggio di spicco anche per la sua lotta contro un altro tipo di discriminazione: lesbica dichiarata e sposata dal 2015 con Simona Coppola, irlandese di genitori italiani, con la quale passò la luna di miele «a Roma e in Puglia».
«Pensando a noi e ad altri paesi - ha spiegato una volta riferendosi all'Irlanda - e a quando ci consideravano arretrati sono felice che poi l'Irlanda sia stata la prima nazione ad approvare con un referendum i matrimoni fra persone dello stesso sesso». E infatti, non a caso, si è sposata tre settimane dopo l'esito di quella consultazione. «E sono anche felice di essere riuscita in un mondo di maschi dove, fra l'altro - ha aggiunto -, nessuno mi ha mai dato della lesbica: sono fiera anche di questo perché la tua sessualità non definisce chi sei veramente nella vita e Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero