Becoming a referee, il sogno di diventare arbitro in video-pillole

Becoming a referee, il sogno di diventare arbitro in video-pillole
‘Becoming a referee: a kid’s dream’ è una serie in pillole video lanciata dalla FIGC con l’obiettivo di promuovere quella che è una delle sue...

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‘Becoming a referee: a kid’s dream’ è una serie in pillole video lanciata dalla FIGC con l’obiettivo di promuovere quella che è una delle sue eccellenze, la formazione della classe arbitrale. Il progetto è ispirato a tutti quei ragazzi che iniziano a fischiare sui campi di periferia per inseguire la loro passione, ragazzi come Luca, il protagonista della storia raccontata in nove brevi clip da circa un minuto, in lingua inglese e sottotitolate in italiano. Luca scopre la sua vocazione all’età di 15 anni, trovandosi a fare da paciere tra due ragazzini che discutono durante una partita.


Da lì inizia un cammino lungo e impegnativo, percorso in compagnia della sua migliore amica. E’ lei a regalargli il Regolamento del Giuoco del Calcio, conseguendo insieme a lui, dopo tanti allenamenti e ore passate sui libri, il patentino per poter arbitrare, primo passo per entrare a far parte della grande famiglia AIA. Una seconda famiglia che lo segue fischio dopo fischio, categoria dopo categoria, passando dai campi di serie A e infine a quella che è la definitiva consacrazione: la designazione per la finale della Coppa del Mondo. La storia di Luca è quella della crescita professionale in uno dei campi in cui l’Italia è tra i primi paesi al mondo: l’eccellenza della formazione arbitrale.
Ed è anche la storia di Nicola Rizzoli, che il 13 luglio 2014 ha diretto la finale del Mondiale tra Germania e Argentina, terzo arbitro italiano a riuscire nell’impresa dopo Sergio Gonella e Pierluigi Collina. Non è un caso quindi che sia proprio la voce di Rizzoli ad accompagnare tutte le clip ripercorrendo una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, dalla prima partita arbitrata in un grande stadio, l’Olimpico di Roma in occasione di un Lazio-Brescia del gennaio 2004, sino alla finalissima del Mondiale brasiliano dieci anni più tardi.



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Il Messaggero