Una società blasonata che era il fiore all’occhiello della provincia di Latina e che soltanto nel 2010-2011 fu promossa in Lega Pro Seconda Divisione partecipando...
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«Pensavamo alla vigilia del torneo di aver allestito una compagine discreta con notevoli qualità tecnico-caratteriali, fattori però che sono venuti meno – commenta l’amministratore del club Ivano Tassinari – E’ mancata la personalità nei momenti chiave, in cui i giocatori più navigati non hanno saputo trasmettere ai più giovani la loro esperienza». Anche la difesa sotto accusa con il 2° peggior reparto del girone H (63 gol subìti) e un attacco anemico con 36 reti (peggio soltanto i pugliesi del Gallipoli a quota 25): il top scorer dei biancocelesti si è rivelato addirittura il centrale difensivo Giovanni Esposito, che ha siglato 10 reti, di cui 8 su rigore. «In tutti i settori del campo, dalla difesa al centrocampo e infine alla prima linea, abbiamo avuto grosse inefficienze», chiosa il dirigente apriliano. Intanto la prossima settimana è stata fissata un’assemblea societaria che dovrà nominare un nuovo amministratore unico dopo le dimissioni presentate proprio da Tassinari.
«Appena si delineerà il nuovo organigramma, penseremo a costruire un roster che sappia ben comportarsi in Eccellenza». Va ricordato che l’Aprilia fino a dicembre 2015 era guidato in panchina da Mauro Fattori, che è stato poi esonerato per far posto a Mauro Venturi, peraltro un ex giocatore delle rondinelle. «Si tratta di una possibilità stimolante, quella di prendere le redini di questa squadra e provare a raggiungere la salvezza, anche se ci vorrà una grande rimonta», furono queste le parole nel giorno della presentazione di Venturi. Purtroppo il sogno non si è avverato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero