Aprilia, dai fasti della Lega Pro all'amaro ritorno in Eccellenza

Mauro Venturi tecnico dell'Aprilia
Una società blasonata che era il fiore all’occhiello della provincia di Latina e che soltanto nel 2010-2011 fu promossa in Lega Pro Seconda Divisione partecipando...

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Una società blasonata che era il fiore all’occhiello della provincia di Latina e che soltanto nel 2010-2011 fu promossa in Lega Pro Seconda Divisione partecipando anche al girone eliminatorio della poule scudetto. Poi per l’Aprilia un altro biennio consecutivo nell’allora ex C2 (2011-2012 e 2012-2013), perdendo in entrambe le annate nelle semifinali play-off contro il tandem abruzzese Chieti-Teramo. Era un momento invidiabile per le rondinelle, ma nel breve giro di un triennio sono arrivate due pesanti retrocessioni, di cui l’ultima lo scorso 8 maggio con il ko di Manfredonia (3-1) che ha condannato la discesa dalla serie D al campionato regionale d’Eccellenza. La prossima stagione saranno ben quattro i team pontini, con Nuova Itri, Gaeta (salvatasi attraverso lo scontro fratricida dei play-out con il Città di Minturnomarina) e il neopromosso Formia 1905. Peggio dell’Aprilia, penultimo nel girone H, ha fatto soltanto il Gallipoli, che, partito con ben altri ambizioni e dall’alto della sua storia (nel 2010 militava in B), ha avuto un ruolino di marcia negativo con 23 sconfitte, 6 pareggi e 5 vittorie. La squadra del nord della provincia di Latina, con un bacino d’utenza di quasi 75.000 abitanti, ha invece racimolato 20 ko (8 allo stadio di casa del Quinto Ricci) su 34 incontri disputati, 7 successi e altrettanti segni x.


«Pensavamo alla vigilia del torneo di aver allestito una compagine discreta con notevoli qualità tecnico-caratteriali, fattori però che sono venuti meno – commenta l’amministratore del club Ivano Tassinari – E’ mancata la personalità nei momenti chiave, in cui i giocatori più navigati non hanno saputo trasmettere ai più giovani la loro esperienza». Anche la difesa sotto accusa con il 2° peggior reparto del girone H (63 gol subìti) e un attacco anemico con 36 reti (peggio soltanto i pugliesi del Gallipoli a quota 25): il top scorer dei biancocelesti si è rivelato addirittura il centrale difensivo Giovanni Esposito, che ha siglato 10 reti, di cui 8 su rigore. «In tutti i settori del campo, dalla difesa al centrocampo e infine alla prima linea, abbiamo avuto grosse inefficienze», chiosa il dirigente apriliano. Intanto la prossima settimana è stata fissata un’assemblea societaria che dovrà nominare un nuovo amministratore unico dopo le dimissioni presentate proprio da Tassinari.

«Appena si delineerà il nuovo organigramma, penseremo a costruire un roster che sappia ben comportarsi in Eccellenza». Va ricordato che l’Aprilia fino a dicembre 2015 era guidato in panchina da Mauro Fattori, che è stato poi esonerato per far posto a Mauro Venturi, peraltro un ex giocatore delle rondinelle. «Si tratta di una possibilità stimolante, quella di prendere le redini di questa squadra e provare a raggiungere la salvezza, anche se ci vorrà una grande rimonta», furono queste le parole nel giorno della presentazione di Venturi. Purtroppo il sogno non si è avverato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero