Gaetano Anzalone, il presidente della Roma degli anni Settanta, ha chiuso gli occhi per sempre, nella notte, a 87 anni. Il costruttore romano, il 13 giugno del 1971,...
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ECCO IL BARONE
Il torneo anglo italiano del '72 è l'unico trionfo, tra l'altro l'ultimo internazionale conquistato dalla Roma. In campionato, invece, riuscì a salire fino al 3° posto (1974-75), nella stagione successiva al 1° scudetto della Lazio di Maestrelli. Guarda caso con Liedholm in panchina. Anzalone fu il primo a portare Nils in giallorosso che incantò con la zona, con il doppio regista, Cordova e De Sisti, e con il centravanti Prati, campione scaricato dal Milan. E' anche il periodo in cui il vivaio giallorosso decolla: Rocca, Di Bartolomei e Bruno Conti. Come tecnici ha avuto anche Scopigno e Giagnoni.
SVOLTA AUTENTICA
La Roma avrà pure dato poche soddisfazioni ad Anzalone. Che cominciò a sua carriera sportiva nell'Ostiense e che fece politica da consigliere Dc. Da presidente giallorosso, però, lui ha sicuramente lasciato una traccia. Cominciò con le tourneé oltreoceano proprio negli Usa. E fu lui a far disegnare il Lupetto che è, tornato l'annno scorso, sulla maglia bianca da trasferta. Il Logo fu la grande novità del nostro calcio negli anni Settanta. E lui anticipò ogni collega. Così come fu lui a scegliere Trigoria prima di lasciare il club giallorosso a Viola. E ad acquistare Pruzzo il centravanti del 2° scudetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero