«Tra consenso e legalità ho scelto la seconda, non sono mai sceso a patti. Oggi ritengo sia stata una scelta giusta che può essere perseguita da tutti. Certo,...
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«Le minacce non arrivano dai capi tifosi ma da chi non accetta la pace armata, non ho detto che abbiamo trovato la panacea ma che è un equilibrio precario, che se cambiasse presidente probabilmente salterebbe». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, davanti alla Commissione parlamentare antimafia. «C'è una sinergia tra le tifoserie», ha aggiunto Lotito, prima che la seduta venisse momentaneamente secretata.
«Le scommesse vanno tolte dal sistema, lo Stato da una parte chiede legalità, dall'altra incassa, non va bene che lo Stato viva su un sistema malato, le sommesse sono deleterie».
«Se Keita resta o va via? Questo dovete chiederlo a Keita o, meglio, al suo procuratore». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, risponde così a chi gli domanda della possibilità che il calciatore senegalese possa restare alla Lazio o partire in vista della prossima stagione. Tra le possibili destinazioni c'era il Milan, dopo che le due società avevano trovato un accordo di massima per la cessione di Keita e del capitano Lucas Biglia, soluzione che però sarebbe osteggiata da Roberto Calenda, agente del senegalese. «Se Biglia al Milan è ancora possibile? Chiedetelo a loro - ha quindi glissato un Lotito visibilmente irritato - Del mercato ne parlerò con Tare. Siamo una società che cammina con tranquillità e che sa cosa deve fare. La Lazio farà il mercato giusto per poter competere. Cosa dico ai tifosi? Non vi nascondete dietro i tifosi. I tifosi si aspettano quello che sicuramente la società farà». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero