Milan-Inter, Ibra contro Lukaku: stavolta il testa a testa è per il primato

Milan-Inter, Ibra contro Lukaku: stavolta il testa a testa è per il primato
Ci si augura che questa volta lo scontro tra titani sia soltanto nel conteggio dei gol senza alcun litigio o insulto. Ibrahimovic e Lukaku si ritrovano oggi pomeriggio, a quasi un...

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Ci si augura che questa volta lo scontro tra titani sia soltanto nel conteggio dei gol senza alcun litigio o insulto. Ibrahimovic e Lukaku si ritrovano oggi pomeriggio, a quasi un mese dal duello tumultuoso nel derby di Coppa Italia (26 gennaio). Si è in attesa della Procura federale, che dopo aver ascoltato i protagonisti dovrebbe procedere con la squalifica nei prossimi giorni. Il comportamento di Zlatan sarà derubricato da discriminatorio a gravemente antisportivo. Un’infrazione meno grave che prevede due giornate di stop (invece, il nerazzurro non dovrebbe rischiare nulla). Ma al di là della decisione, i due vogliono essere protagonisti per le rispettive squadre. Per il Milan c’è l’occasione del controsorpasso (può riportarsi a +2). Per l’Inter la possibilità di volare a +4 e dare una scossa importante al campionato. «Tra Ibra e Lukaku mi tengo tutta la vita Zlatan, ma rispetto Romelu», ha sentenziato Stefano Pioli. «Ci ha fatto gol nelle partite precedenti, ma non è che detto che Ibrahimovic ci riesca stavolta», la replica di Antonio Conte. 

GLI ALTRI DUELLI


Concentrarsi sui due attaccanti, però, sarebbe superficiale. Perché questo derby ha altri protagonisti. Tra i pali Donnarumma e Handanovic, spesso decisivi. Senza dimenticare il duello sulla fascia tra Theo Hernandez e Hakimi, con il nerazzurro in questo momento più avanti di condizione rispetto al terzino francese. Sfida nella sfida anche nel cuore del centrocampo. Perché se da una parte il Milan ha Kessie, l’Inter ha Barella. L’ivoriano è rinato con la cura di Pioli, mentre l’ex Cagliari è al momento il miglior centrocampista italiano in circolazione. Il primo è un baluardo in mezzo campo e sono in tanti in Europa ad averlo adocchiato; il secondo entra da protagonista in tutte le azioni più pericolose dell’Inter. Si prospetta una gara affascinante, suggestiva. Da scudetto, come il 2 aprile 2011. In 10 anni tutto è cambiato a Milano. Adesso c’è l’occasione di tornare a divertirsi: «Ma non sarà un derby decisivo», ha detto Pioli. Vedremo se sarà così.

 

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Il Messaggero