Sono ore calde per il futuro di Massimiliano Allegri alla Juventus. La dirigenza ha fretta di iniziare a programmare la prossima stagione, l’allenatore invece la...
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DUBBI
I dubbi – da entrambe le parti – non sono mancati, così come le interferenze, scontato che dopo cinque anni ad altissimi livelli e ritmi sostenutissimi allenatore e dirigenza si siano interrogati a lungo sull’opportunità di un cambiamento, prima di stringersi la mano per il sesto anno consecutivo anche per mancanza di valide e reciproche alternative. Il ritorno di Zidane a Madrid ha innescato un piccolo tsunami alla Continassa: da una parte Allegri sperava, prima o poi, in una chiamata del Real Florentino Perez, dall’altra Zidane era il candidato ideale per succedergli sulla panchina della Juventus, e in contatto con Andrea Agnelli già dalla scorsa estate. La società ha virato sull’Inghilterra e più precisamente sul Manchester City. Il sogno dichiarato di Paratici in caso di addio di Allegri è diventato Guardiola, corteggiato a lungo e graditissimo allo sponsor tecnico Adidas, ma con un ingaggio quasi off limits (20 milioni di euro) e un contratto blindato fino al 2021 al City. Conte, il passato, era alla finestra, Pep potrebbe essere il futuro - magari dall’anno prossimo-, il presente della Juventus rimane Allegri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero