"L’obiettivo era raggiungere la semifinale. Non è stata una partita bellissima, un po’ come all’andata. Avevamo molti giocatori, vedi Morata, Tevez e Vidal, che non...
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«Ricordo lo scorso 15 luglio, quando entrando a Vinovo la macchina dove ci trovavamo io, il presidente Agnelli e Allegri fu presa a calci». Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, ai microfoni di Sky ha difeso la scelta di Massimiliano Allegri, ad inizio stagione contestata dai tifosi per i suoi precedenti alla guida del Milan. «La nostra forza è stata quella di fare una scelta non del tutto popolare - ha aggiunto il dirigente bianconero - Però ritengo che abbiamo creato i presupposti per gestire al meglio la stagione. Oggi era importante ottenere il risultato e nelle prossime partite cercheremo di vincere e convincere» ha detto Marotta a proposito dell'approdo in semifinale di Champions dopo il sofferto 0-0 con i francesi del Monaco. Venerdì i sorteggi: «Il Bayern? Con loro abbiamo un conticino aperto, ma è troppo forte. Ce la giochiamo fino in fondo con tre corazzate (le altre sono Barcellona e Real Madrid, ndr), ma bisogna essere chiari: siamo i quarti, c'è un divario, tecnico e di fatturato, però chissà... se c'è un pizzico di fortuna. Mai dire mai»
«Volevamo a tutti i costi passare il turno, l'occasione era ghiotta, abbiamo fatto qualcosa di importante»: sintetizza così il passaggio alle semifinali di Champions, il capitano della Juventus, Gigi Buffon. «Oggi - spiega a Canale5 al termine del match - c'era molta più tensione rispetto a Dortmund anche perchè l'ostacolo era più difficile e il margine più esiguo. Sapevamo che ogni errore l'avremmo pagato e forse questa tensione ci ha un po tagliato le gambe». «Rispetto a 12 anni fa - aggiunge poi Buffon a Sky - è diverso. Siamo partiti a fari spenti e probabilmente nessuno di noi si aspettava un traguardo del genere ma ce lo siamo meritato». Una battuta anche sul sorteggio: «Visto il parterre, non c'è nemmeno curiosità di vederlo - dice con una battuta - magari ci fosse stata una mina vagante come noi forse s', ma in questo caso...». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero