Allegri è così straordinario eppure è così normale

Allegri
Dopo 38 giornate, chi vince è sempre il più forte, figuriamoci la squadra che conquista lo scudetto per sei volte consecutive. Onori e gloria alla Juventus, entrata...

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Dopo 38 giornate, chi vince è sempre il più forte, figuriamoci la squadra che conquista lo scudetto per sei volte consecutive. Onori e gloria alla Juventus, entrata di diritto nella storia del calcio italiano. Con il double in cassaforte, giusto il tempo di qualche festeggiamento, è già tempo di concentrarsi sul prossimo trofeo, il più ambito dai bianconeri: la Champions League. Nella testa, da ora, ci sono Cardiff e quel Real Madrid da sconfiggere a ogni costo. Del resto, alla Juventus sono abituati così: dopo un successo si pensa subito a quello successivo. Fatturato, programmazione, qualità di dirigenti, allenatore e calciatori fanno la differenza ma è, soprattutto, la mentalità la qualità primaria e vincente in casa bianconera. Dalle altre parti i successi illudono e le sconfitte deprimono: alla Juventus accade l’esatto contrario. Le cadute (poche) aiutano a essere più forti, le vittorie alimentano la fame di successo. Tra i tanti protagonisti, in una stagione che può diventare fantastica, c’è uno che più di tutti ha meriti straordinari: si chiama Massimiliano Allegri. Un tecnico di valore assoluto, eppure “normale”, nell’atteggiamento e nelle dichiarazioni, nonostante le enormi pressioni. Ha gestito al meglio una rosa debordante, e per questo complicata, trovando nel cammino le soluzioni migliori. Da Mandzukic a Dani Alves, da Dybala a Pjanic. Nel giorno del sesto scudetto consecutivo (il terzo torinese per lui), Allegri ha dato il giusto merito anche alle avversarie. Roma e Napoli sono state un stimolo a fare sempre meglio e potrebbero rappresentare un serio pericolo al dominio bianconero. In termini numerici il distacco si è accorciato, ma i club di Pallotta e De Laurentiis sbaglierebbero a ritenere ormai raggiunto l’obiettivo. Il difficile arriva adesso.

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Il Messaggero