Roma, adesso l'attacco è competitivo anche senza Dzeko

Fonseca
Dzeko fa ancora spettatore in tribuna e la Roma che segna a raffica in campo. E' la sintesi del successo contro il Verona (3-1), prezioso in classifica e nello...

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Dzeko fa ancora spettatore in tribuna e la Roma che segna a raffica in campo. E' la sintesi del successo contro il Verona (3-1), prezioso in classifica e nello spogliatoio. I giallorossi restano al 3° posto e quindi in zona Champions, replicando alle vittorie delle migliori del torneo. Fonseca, invece, dimostra ai Friedkin e ai suoi giocatori che la squadra non dipende dal centravanti che da 2 partite non è convocato. La prestazione, davanti a Dan e Ryan Friedkin, è convincente proprio per la risposta dell'attacco che è il 3° del torneo dietro a quelli dell'Inter e dell'Atalanta. E soprattutto perché l'assetto non perde l'efficacia nemmeno contro il Verona che, prima di arrivare all'Olimpico, aveva la miglior difesa del torneo insieme con la Juve e mai in campionato aveva incassato 3 gol (solo in Coppa Italia e ai supplementari).

 

Roma-Verona 3-1: tre gol nel primo tempo decidono la partita. Fonseca resta al terzo posto

GRUPPO AL POTERE

Protagonista, dunque, è la Roma e non il singolo. Proprio quanto predica Fonseca che, a mercato chiuso (stasera lo stop alle trattative), dovrà risolvere con Pinto e la proprietà, la questione Dzeko. La società giallorossa esclude la cessione last minute del centravanti, anche perchè sarebbe difficile sotituirlo poi nella rosa, ma è comunque giusto aspettare fino all'ultimo secondo. Hanno avuto, però, fretta i giallorossi contro il Verona, iniziando alla grande il girone di ritorno: 3 gol in 30 minuti. A fare centro Mancini, Mkhitaryan e Mayoral, con il portiere Silvestri, seguito proprio dagli osservatori dei Friedkin, in serata no. Il difensore che segna di testa come fanno solo i finalizzatori scelti, gli altri invece ci stanno prendendo gusto. Mkhitaryan ha festeggiato l'11° gol stagionale e Mayoral il 9°. Protagonista, con loro, capitan Pellegrini, nonostante l'ammonizione che, presa sullo 0-0, gli costerà lasqualifica per la partita di sabato conntro la Juve a Torino.

SENZA STORIA

Il 3-4-2-1, stesso sistema di gioco utilizzato da Juric, funziona anche senza Smalling, uscito subito per il problema al flessore sinistro: dentro Kumbulla con Ibanezspostato al centro dove si trova meglio. Il Verona, schiantato nel 1° tempo, si riprende nella ripresa con gli ingressi del debuttante Lasagna, di Bessa e di Colley. Che fa gol di testa su distrazione di Mancini e dormita di Pau Lopez. Ma la Roma ha altre chance e Fonseca si può permettere pure il turnover in corsa dando spazio a Peres, Cristante, Diawara e Perez per tenersi stretta l'imbattibilità casalinga: serie di 15 partite, la più lunga della serie A.,    

 

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Il Messaggero