Adriano Panatta compie 70 anni: «Quella volta che la Bertè mi presentò Renato Zero»

Settant'anni numero tondo. Ma Adriano Panatta non pensa a festeggiamenti in grande: «Una cena tranquilla, a Forte dei Marmi, con i nipoti, i figli e la mia compagna....

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Settant'anni numero tondo. Ma Adriano Panatta non pensa a festeggiamenti in grande: «Una cena tranquilla, a Forte dei Marmi, con i nipoti, i figli e la mia compagna. Come se nulla fosse», dichiara in un'intervista al Corriere della Sera. Bilanci non vuole farli perché «i 70 non me li sento addosso. Sto bene, ogni tanto ho un po' di mal di schiena. Però il tennis, alla fine, è stato gentile con me». Fu lui, a fine anni Settanta, a rendere popolare il tennis in Italia conquistando nel 1976 i trofei di Roma, Parigi e Davis. Coppe però non ha: «Ho perso tutto a forza di traslochi», racconta. 


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Ma fu anche un personaggio mondano, amico di Paolo Villaggio e Ugo Tognazzi e innamorato di Loredana Bertè. «Avevo tanti interessi, mica solo il tennis», ricorda lui. Però gli auguri dalla Bertè non se li aspetta: «È passato tanto tempo, però ci siamo voluti bene. È il ‘72 o il ‘73, non ricordo. Stiamo insieme. Ti presento un amico, mi fa. Arriviamo in Cinquecento a Piazza Venezia. Sotto il balcone del Duce ci aspetta uno sciroccato vestito da marziano: stivali, tuta, mantello... È Renato Zero».
 
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Il Messaggero