Lazio, cori dei tifosi contro Acerbi: «Pregato di recarsi verso l'uscita». Sarri non ci sta e interrompe la seduta

Dopo due richiami non ascoltati, il tecnico ha interrotto l’allenamento

Si avvia verso la conclusione la rassegna estiva della Lazio ad Auronzo di Cadore. I biancocelesti stamani sono tornati in campo per il primo allenamento giornaliero durante il...

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Si avvia verso la conclusione la rassegna estiva della Lazio ad Auronzo di Cadore. I biancocelesti stamani sono tornati in campo per il primo allenamento giornaliero durante il quale Sarri come al solito ha diviso reparto arretrato e avanzato per lavorare attentamente sulla tattica. I protagonisti iniziali sono stati i difensori, tra i quali ovviamente c’era anche Acerbi. Il classe ’88 si è intervallato con i compagni al centro della retroguardia, ma dopo qualche giorno di tregua è tornato nel mirino di alcuni tifosi.

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Lazio, Sarri interrompe l’allenamento per difendere Acerbi

Lo scorso 10 luglio era servito l’intervento della tribuna principale dello Zandegiacomo per difendere il centrale. «Acerbi uno di noi», il coro univoco che ha cancellato quelli di scherno di un piccolo gruppo di tifosi nella tribuna dietro la porta. Una bella iniziativa alla quale lo stesso Acerbi ha risposto con oltre un’ora di autografi a bordocampo. Nove giorni dopo ci risiamo. Stamani infatti alcuni sostenitori con l’ausilio di un megafono hanno cominciato a stuzzicare il centrale. «Acerbi è pregato di recarsi verso l’uscita», questa la frase ripetuta più volte che oltre a non piacere al calciatore non è stata digerita da Sarri. Dopo due richiami non ascoltati infatti il Comandante ha interrotto l’allenamento raggiungendo proprio i tifosi protagonisti delle frecciate al calciatore per chiedere di smetterla. Un gesto accolto dall’applauso di tutto lo stadio e dagli stessi sostenitori protagonisti: «Ha ragione mister, continui a lavorare». Il difensore è senza dubbio con la testa lontano dalla Lazio. L'Inter è tornata a fare un sondaggio e il Monza ci sta provando sul serio, ma finché indosserà la maglia biancoceleste Sarri pretenderà per lui il massimo rispetto come il resto dei suoi calciatori.

 

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Il Messaggero