Lazio, Acerbi: polemiche e infortunio. Domani previsti gli accertamenti

Lazio, Acerbi: polemiche e infortunio. Domani previsti gli accertamenti
Angolo perfetto di Cataldi ed è di nuovo vantaggio per la Lazio al “Penzo”. Tutti corrono ad abbracciare il numero 32. Tutti tranne Acerbi, che fermo dinanzi a...

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Angolo perfetto di Cataldi ed è di nuovo vantaggio per la Lazio al “Penzo”. Tutti corrono ad abbracciare il numero 32. Tutti tranne Acerbi, che fermo dinanzi a Romero indica sorridendo la sua spalla destra. Il Leone non lascia la gioia dell’eurogol al compagno di squadra. Da grande stakanovista quale è si prende tutto, anche le briciole. Un gol determinante in apertura di secondo tempo che spiana la strada ad una Lazio che trova la terza vittoria in trasferta (ancora per 1-3) grazie anche al sigillo finale di Luis Alberto, di nuovo decisivo dalla panchina. Nonostante qualche errore di troppo sul campo, Acerbi si conferma in grande spolvero sotto porta. Nelle ultime cinque gare è già il terzo gol per il classe ’88. Contro l’Udinese il colpo di testa del momentaneo 4-3 su punizione di Basic. Poi il raddoppio contro il Genoa all’Olimpico su angolo di Luis Alberto e ieri appunto la minima spizzata con la spalla per il nuovo vantaggio biancoceleste al “Penzo”.

 

 

Acerbi stringe i denti, ma non basta per i tifosi

Reduce da molte critiche, venerdì sera il Leone aveva glissato sull’argomento a Dazn: «Non mi interessa quello che dice la gente». Superfluo sottolineare che in realtà è rimasto ferito. L’esultanza polemica (ed esagerata) contro il Genoa ne è la conferma. Poco importa del video di scuse tramite il proprio profilo Instagram. «Sapete tutti quanto ci tengo al mondo Lazio», affermava convinto il difensore sui propri canali social qualche ora dopo il triplice fischio di Lazio-Genoa, ma il danno ormai era stato fatto. Acerbi si è così rimboccato le maniche dando un altro segnale sul campo. Non solo il decisivo gol contro il Venezia, ma anche un finale di gara in campo nonostante l’infortunio. All’82’ nell’ennesima rincorsa generosa il flessore sinistro cede.

 

 

Il numero 33 si accascia, ma non può uscire perché la Lazio ha già utilizzato le tre finestre a disposizione per effettuare i cambi. Così con la coscia vistosamente fasciata il difensore rientra, stringe i denti e per non lasciare i suoi in inferiorità numerica (in seguito verrà espulso Tessman del Venezia) si posiziona in attacco per simulare il pressing. Il gol di Luis Alberto certifica la serata di gioia, ma dopo il triplice fischio mentre tutti salutano il settore ospiti il Leone si defila. Un episodio che fa scattare altre polemiche e un duro sfogo della frangia più calda dei tifosi biancocelesti tanto da chiederne la cessione. Come se non bastasse, domani Acerbi effettuerà gli accertamenti al flessore e secondo Sarri: «La paura che si tratti di una lesione c’è». Piove sul bagnato per il Leone.

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Il Messaggero