OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Francesco Acerbi atleta dell’anno. A premiarlo è l’Asi Sport e Cutura nell’ambito della XV edizione degli Oscar dello sport italiano. Una manifestazione che di solito si svolge all’interno del Salone d’Onore del Foro Italico, ma che invece si è celebrata oggi via web a causa dell’emergenza legata al Covid-19. Il difensore della Lazio è stato scelto tra tanti sportivi che si sono distinti in questo particolare e complicato anno. A presentare l'evento il giornalista Rai Jacopo Volpi che insieme al presidente di Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), senatore Claudio Barbaro hanno raccontato e ripercorso la storia dell'ente e della manifestazione Come ogni anno, anche questa edizione è stata patrocinatadal Coni e dal Credito Sportivo. Il centrale difensivo della Nazionale italiana e della Lazio Francesco Acerbi è stato premiato per aver aderito alla challenge Asi, durante il lockdown, in favore dell'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica ed aiutare una città in difficoltà'. Emozionato il calciatore, sempre tra i primi quando c’è da aiutare e fare beneficenza: “Ringrazio Asi per il premio ricevuto, ho passato momenti difficili nella mia vita e sono molto sensibile ad ogni iniziativa di beneficenza, ho piacere e bisogno di aiutare il prossimo, andare a trovare i bambini in ospedale, ad esempio, anche solo per regalargli un sorriso". Il biancoceleste è stato esaltato dal campione di Mma Carlo Pedersoli Jr, nipote di 'Bud Spencer' cui è intitolato il premio. Durante la manifestazione è stato dedicato un momento anche a Paolo Rossi, scomparso nei giorni scorsi, con le immagini della pellicola "Ti voglio bene" di Francesco Nuti, prodotto dalla Film in' Tuscany e realizzato con la partecipazione di Asi Spettacolo, dove si vede l'ultimo gol di Pablito, nella versione di attore, con la maglia del 1982, da lui portata sul set.
Il Messaggero