A Javier Zanetti il Pellegrino di Pace 2015: consegnata ad Assisi la statuetta di Norberto

Javier Zanetti con Luigi Proietti (figlio dello scultore Norberto) e la moglie Michela
La Terra come "casa comune". «Una “casa comune“ che induce la percezione di destino comune, formidabile condizione delle coscienze per il superamento...

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La Terra come "casa comune". «Una “casa comune“ che induce la percezione di destino comune, formidabile condizione delle coscienze per il superamento di identità esasperate ed egoismi obsoleti. Un superamento che unitamente all’auspicabile affermarsi dell’etica come condizione in eludibile in un pianeta piccolo, affollato ed interconnesso, può creare le condizioni per andare oltre l’attuale scetticismo dilagante sulla reale possibilità di una umanità giusta e pacificata, possibilità che può anche essere ulteriormente facilitata dal la capacità di trascendenza cosmica». Partendo da questo concetto di fondo, il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli, fondato nel 1980 ad Assisi intorno al messaggio francescano e che è stato riconosciuto "Peace Messenger" delle Nazioni Unite, porta avanti nel tempo alcuni progetti, fra i quali spicca senz'altro la consegna del "Pellegrino di Pace", prestigioso riconoscimento che dal 1988 viene destinato a personalità «interpreti di questa idealità e facilitatori del necessario cambiamento». In passato, è stato consegnato a personaggi del calibro di Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II, Luciano Pavarotti, Michail Gorbaciov, Bill Gates e, l'anno scorso, alla comunità di Lampedusa. Quest'anno il premio è stato consegnato al calciatore Javier Zanetti, «personalità di grande prestigio sia per i suoi straordinari successi sportivi che per le sue grandi qualità umane», come si legge nella nota del Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli, «Una figura di riferimento positivo per milioni di giovani e meno giovani e fortemente caratterizzata da generosa e solidale sensibilità come anche dimostra il sostegno dato a centinaia di bambini dalla Fondazione P.U.P.I. da lui fondata insieme alla moglie Paula. Un uomo, come traspare dai suoi scritti, dalle sue interviste e dalla sua stessa immagine, che ha certamente nel cuore il desiderio di futuro, un futuro di giustizia e di pace e la voglia, l’impegno di perseguirlo nel convincimento profondo che una umanità giusta e pacificata sia possibile. Un uomo capace di porsi al servizio di un grande e radicale cambiamento che veda una umanità in cammino nella ricerca di nuovi approcci esistenziali per rilanciare il futuro dei propri figli».


Il Pellegrino di Pace. A rendere particolarmente prezioso questo riconoscimento, è il suo stesso simbolo: la scultura in bronzo del maestro Norberto Proietti, conosciuto come Norberto. Quest'ultimo, scomparso nel 2009, è stato fra i più apprezzati scultori e pittori naïf italiani del novecento. Norberto è infatti l'autore proprio del monumentale Pellegrino di pace posto davanti alla Basilica superiore di San Francesco d'Assisi, dedicato al Santo patrono d'Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero