Allen, niente film fino al 2020. Lo stop anche per mancanza di finanziamenti

Woody Allen
Per la prima volta in decenni, Woody Allen si prende una pausa dalla cinepresa. Lo scrive il New York Post. Dopo l’uscita di “A Rainy Day in New York” a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per la prima volta in decenni, Woody Allen si prende una pausa dalla cinepresa. Lo scrive il New York Post. Dopo l’uscita di “A Rainy Day in New York” a fine anno, il 48mo per il regista 82enne, non sono previste pellicole nel 2019 e probabilmente anche nel 2020. Eppure Allen ha firmato un contratto con Amazon nel 2016 che lo vincola a girare almeno altri tre film dopo “A Rainy Day in New York’”. Anche se Allen si è vantato in epoca #metoo di non essere mai stato accusato dalle attrici con cui ha lavorato di comportamenti inadeguati, il regista finì nell’occhio del ciclone dopo che nel 1992 la figlia adottiva Dylan Farrow lo accusò di averla molestata quando era solo una bambina. Sempre sull’onda di #metoo, alcuni attori di “A Rainy Day in New York”, tra cui Timothée Chalamet, Griffin Newman e Rebecca Hall hanno annunciato l’intenzione di voler donare il loro compenso ad organizzazioni per la difesa delle vittime di abusi sessuali. La Hall ha persino detto di essersi pentita di aver lavorato per Allen. Infine, sempre secondo il NyPost, Allen non trova finanziamenti per i suoi film, e già da prima di #metoo. Un portavoce del regista ha smentito tale indiscrezione. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero