Wikipedia, ecco le parole piu' cliccate del 2014 sull'enciclopedia on line in inglese. C'è anche Cicciolina

Wikipedia, ecco le parole piu' cliccate del 2014 sull'enciclopedia on line in inglese. C'è anche Cicciolina
Tuttologi grazie a Wikipedia, la più famosa enciclopedia online. Appena si digita la “W” nella stringa, il motore indovina subito che cerchiamo lei, Wikipedia, l’approdo...

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Tuttologi grazie a Wikipedia, la più famosa enciclopedia online. Appena si digita la “W” nella stringa, il motore indovina subito che cerchiamo lei, Wikipedia, l’approdo last minute quando siamo in balia di una situazione, un personaggio di cui proprio non sappiamo nulla. Che poi, qualche volta, le informazioni inserite in modo partecipato (wiki vuol dire proprio questo) non corrispondano al vero, è un altro problema. E non di poco conto, visto che nemmeno Wikipedia è immune dalle bufale che vengono corrette non appena un osservatore o un utente se ne accorge.




Ma quali sono le parole più ricercate su Wikipedia l’anno scorso? Si può stilare un calendario delle tendenze che sono andate per la maggiore. Proprio come per Twitter e Google ci sono parole e notizie pù cliccate di altre. Quartz, giornale americano, ha stilato uno schema in cui compaiono le cose che il popolo della rete ha voluto approfondire e aggiornare di più, giorno per giorno, consultando il Wikipedia in lingua inglese.



Le tendenze più cliccate dall’inizio del 2014 sono state intorno a: Cher, cremazione, Daft Punk, Amazon.com, smentita, colori impossibili, Brown v. Board of Education, ovvero Brown contro l'ufficio scolastico, la sentenza del 1954 che ha dichiarato incostituzionale la segregazione razziale nelle scuole pubbliche americane.



A giugno, ad esempio, le ricerche sono state dominate dai Mondiali di calcio. A marzo impazzava l’argomento della Crimea. Ma anche la morte degli attori Robin Williams e Philip Seymour Hoffman hanno impennato i click. Voci italiane? Sì ce n’è una: Cicciolina, ed è la più cliccata il 12 aprile.



Ricerche ovvie, direte voi. Ma quando tra le tendenze rilevanti spunta la voce “colori impossibili”? La risposta è nell’imprevedibilità della rete a cui, non di rado, ci si affida per speculazioni filosofiche. “Colori impossibili” è la ricerca più cliccata in America il 5 gennaio, con 100 mila visualizzazioni. Probabilmente la fame di conoscenza, in questo caso, è dovuta ad AskReddit, un sito dove si postano domande, che poneva un quesito enigmatico: “Si può nominare una cosa che esiste ma che rimarrà impossibile?”



Insomma ci si rivolge alla rete anche per questo. Lo sottolineava con un aforisma fulminante Daniele Luttazzi nel suo Decameron: “Scoperto il senso della vita! Era su Google”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero