Presentato a Firenze il “Vocabolario del dialetto napoletano” di Emmanuele Rocco a cura di Antonio Vinciguerra e pubblicato in quattro volumi dall’Accademia...
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In pratica, «quando alla fine dell’800 Emmanuele Rocco decise di intraprendere quest’opera, applicò al dialetto quello che era stato fatto soltanto con la lingua italiana, per questo rappresenta un gioiello di dialettologia italiana e una miniera di informazioni sui dialetti meridionali». L’opera è stata realizzata, ha spiegato ancora Vinciguerra, tramite «uno spoglio sistematico di circa 500 testi in dialetto napoletano di vari generi datati tra il ‘600 e l’800». La prima parte dell’opera, fino alla lettera ‘F’, è uscita nel 1891, ma dopo la morte di Rocco, ha raccontato il curatore, «l’editore non volle andare avanti con la pubblicazione, ma l’opera era sostanzialmente finita e gli eredi hanno venduto il manoscritto con la parte inedita all’Accademia della Crusca dove è rimasto conservato per vari decenni».
Il lavoro di Vinciguerra per arrivare alla pubblicazione dell’intero vocabolario è iniziato nel 2010 come tesi di dottorato e si è concluso nel 2018 con la pubblicazione da parte della Crusca dell’intera opera suddivisa in quattro volumi. «È stata pubblicata - ha concluso Vinciguerra - la parte già edita nel 1891 e poi l’edizione in altri due volumi della parte inedita dalla “F” alla “Z” il tutto accompagnato da un volumetto con l’introduzione storica, una biografia dell’autore che nell’800 ha avuto una sua importanza e la tavola degli autori citati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero