Dame e cavalieri attendono di entrare “in azione”, gli ultimi ritocchi agli abiti di broccato e alle acconciature di perle, la servitù si muove con discrezione,...
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Siamo nel pieno delle riprese, in un set ricco e sfarzoso voluto dal regista Christian Duguay. Primo ciak tutto capitolino che proseguirà, la settimana prossima, al Castello di Santa Severa, al Palazzo Farnese di Caprarola e a Viterbo. Ancora una volta la produzione si lascia ammaliare dal fascino di Villa Giulia. Protagonista del set, la splendida Sala dello Zodiaco all’interno del Ninfeo, praticamente sconosciuta al grande pubblico, reduce solo ora da un intervento di pulizia (dopo un decennio di oblio come deposito) che regista e scenografo hanno scelto per allestire lo studiolo romano di Lorenzo de Medici.
Una sorpresa. «Gli adattamenti rendono giustizia al luogo - racconta divertito il direttore Valentino Nizzo - è emozionate vedere gli arredi, così come sono stati ricostruiti, con uno studio approfondito. Probabilmente la Sala doveva essere un ambiente concepito con un tratto di riservatezza per Papa Giulio III, un luogo intimo dove godersi il fresco del ninfeo, ma al riparo, ombreggiato in origine da quattro giganteschi platani. La particolarità sta tutta nella decorazione ispirata allo Zodiaco, tema di gran moda nell’epoca rinascimentale, legato al desiderio di racchiudere idealmente il mondo astrale in una stanza».
Modello di ispirazione, una serie di affreschi realizzati da Giorgio Vasari, sommo artista di origini aretine come Giulio III, poi tornato a Firenze alla corte dei Medici, manco a dirlo. È qui che le riprese vanno avanti per tutto il giorno, dove fanno capolino anche Francesco Montanari nei panni del Savonarola. Personaggio chiave nella nuova stagione: siamo nel 1482 quando Savonarola conquistò i fiorentini con le sue prediche appassionate. Con lui si vedono Neri Marcorè, Gaia Weiss e Aurora Ruffino (nel ruolo di Bianca de’ Medici). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero