"Viktor und Viktoria", Veronica Pivetti in scena

Veronica Pivetti
Dal prossimo 5 febbraio (fino al 17) va in scena al Teatro Quirino "Viktor und Viktoria", commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di...

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Dal prossimo 5 febbraio (fino al 17) va in scena al Teatro Quirino "Viktor und Viktoria", commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel. 


In una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar, un’attrice di provincia, Susanne Weber (Veronica Pivetti), approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. Il freddo le ha congelato le membra e anche il cuore non è rimasto illeso.

L’incontro con un collega attore, Vito Esposito (Yari Gugliucci) immigrato italiano, sembra cambiarle la vita. E mentre la città subisce gli umori delle nascenti forze nazionalsocialiste di Hitler in lotta contro gli spartachisti dell’estrema sinistra, Susanne e Vito s’immergono negli eccessi della vita notturna weimeriana. La coppia condivide fame, scene e battute e, alla fine, i due si scambieranno anche... sesso ed identità!

Ed è per proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa... Viktor und Viktoria, cioè un acclamato ed affascinante en travesti, anche grazie all’aggiunta di un colorato, buffo e stravagante fallo di cotone che sarà l’emblema del loro piccolo grande segreto.

Nella compagnia capitanata dalla caustica Baronessa Ellinor Von Punkertin (Pia Engleberth), spiccano Lilli Shultz (Roberta Cartocci), buffa e biondissima ballerina di fila di cui Vito è innamorato e un attrezzista dai modi bruschi e obliqui, Gerhardt (Nicola Sorrenti) che miete successi ovunque.

Ma, tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein (Giorgio Borghetti) sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo, anche il conte ha un segreto e la liaison si complica.

E, mentre a Berlino la situazione politica degenera precipitosamente, la nostra protagonista sarà costretta a fare le sue scelte: sentimentali e di vita.


Sullo sfondo di una Berlino anni trenta, una spassosa Veronica Pivetti ci racconta una storia piena di qui pro quo, cambi di sesso, scambi di persona e ricca di intrecci sentimentali senza esclusione di colpi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero