Dalla stazione di Porta Nuova, passando per il corso; da Porta Palio a Porta Vescovo, fino alla Croce Bianca. Da oggi e fino al 15 ottobre, le scenografie delle più famose...
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Un progetto pensato da tempo, per una valorizzazione turistica della città con i fondi della tassa di soggiorno. A poche ore dall'avvio del festival lirico, l'idea di abbellire la città durante la stagione lirica con scenografie non utilizzate e conservate nei depositi di Fondazione Arena, diventa anche un modo per ricordare e omaggiare Franco Zeffirelli, scomparso due giorni fa.
Un legame, quello tra Zeffirelli e Verona, che è destinato a rafforzarsi proprio per tener viva la sua arte, che tanto ha dato alla città. È proprio una delle scenografie disegnate dal maestro, è stata la prima ad essere stata posizionata in quello che vuole essere un percorso emozionale dedicato al festival lirico: in piazzale XXV Aprile, davanti alla stazione, è stata collocata l'imponente scenografia del faraone, realizzata per la rappresentazione dell'Aida di Zeffirelli, andata in scena nel 2002.
Coi suoi 12 metri di altezza, 3 di lunghezza e un peso che supera i 1200 chilogrammi, la statua in legno e resina racconta bene il clima da festival lirico che si respira in città. Ed è pronta per le foto e i selfie di rito. «Vogliamo che durante l'estate la città si vesta di lirica, per suggellare in maniera definitiva il legame tra Verona e il suo festival - ha detto il sindaco Federico Sboarina - Grazie a queste scenografie, quando la gente esce dalla stazione non può non rendersi conto di essere nella città dell'opera. Il caso, purtroppo, ha voluto che questo progetto si vesta anche di tributo a Zeffirelli, un modo diverso per omaggiare il maestro appena scomparso. Venerdì il festival lirico inaugura proprio con la sua ultima produzione, la Traviata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero