Valerio Jovine, torna con il singolo “Come LeBron James”

Valerio Jovine compie 25 anni di carriera e, a vent'anni dalla pubblicazione del primo album, continua il suo percorso con un viaggio 3.0 e il singolo “Come LeBron...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Valerio Jovine compie 25 anni di carriera e, a vent'anni dalla pubblicazione del primo album, continua il suo percorso con un viaggio 3.0 e il singolo “Come LeBron James”, insieme a La Zero, su tutte le piattaforme digitali da venerdì 14 maggio.


 

Un quarto di secolo fatto di musica, composizione, scrittura, palchi e festival porta nella vita di un musicista e cantautore un background talmente ampio e potente, da lasciare spazio a nuovi viaggi. A venticinque anni vissuti così, si aggiungono, per Jovine i registri musicali diversi con cui ha dialogato a partire dalla black music, reggae in particolare, di cui, in questo nuovo lavoro, ne restano sicuramente tracce vocali. Jovine riprende lo stile lo-fi, esploso negli anni ’80 e, con la complicità de La Zero, porta sul mercato discografico “Come LeBron James”, brano elegante e sofisticato, in cui si ritrova anche una citazione di “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone.


Amici, Sangiovanni: «Andare a Sanremo? Chissà, ma adesso devo finire gli studi»

«È stato tutto così veloce e intenso.- racconta il cantante- Mi ritrovo con otto album e un numero infinito di live, festival ed esperienze meravigliose che hanno riempito ogni spazio di questi venticinque anni, passati davvero senza che me ne accorgessi neanche. La sensazione è che ho vissuto appieno il mio tempo e la musica è stata la strada naturale della mia vita, non ne avrei potuta vivere una diversa. Oggi, da musicista, compositore e cantautore, dopo venticinque anni di reggae, in cui ho comunque sempre lasciato spazio alla contaminazione, mi avvicino a registri stilistici diversi da quello che il pubblico conosce ma senza perdere la mia natura: il registro “lo-fi” mi ha permesso di cucire bene il mio modo di scrivere insieme al genere. In “Come LeBron James” ho una partner straordinaria e complice, La Zero. Con grande naturalezza e empatia, è entrata nel brano e ha scritto la sua parte, che, come il pezzo del puzzle che mancava, ha completato questo singolo, che segna, per me, l’inizio di un viaggio 3.0, una nuova fase artistica in cui non sono legato a nessuno schema. Voglio solo fare buona musica».

“Come Lebron James”, etichetta Artist First, produzione e mix D4F0ur, ha dentro le grandi passioni di Valerio Jovine: dalle star NBA al manga, un mondo che affascina tanto anche La Zero. Un bel viaggio in cui i due artisti sono stati accompagnati da Giuseppe Spinelli (chitarre), Gianfranco Campagnoli (flicorno) e Enzo Anastasio (sax e flauto). Mastering Retrohandz.

«Il lavoro con Valerio è straordinario – queste le parole di La Zero –. Entrare in un lavoro già iniziato da un altro artista è una cosa abbastanza complicata, perché vuol dire entrare nel mondo dell’altro, cosa che con Valerio è accaduta in maniera del tutto istintiva e naturale. Sto lavorando a un progetto mio molto importante, che uscirà a settembre, e sarei dovuta stare ferma. Poi sulla mia strada ho incrociato Massimo e Valerio Jovine, che mi hanno fatto ascoltare il brano e c’è stata una virata verso questo meraviglioso fuori programma, che mi ha permesso di sperimentare anche un modo diverso di fare musica rispetto a quello mio, caratterizzato da un forte intreccio tra cinema e musica, e da testi che toccano argomenti forti, complicati e dolorosi. “Come LeBron James” mi ha permesso di mettere nella musica, per la prima volta, la parte più sensuale e malinconica di me. Sensualità che ho sempre messo da parte, convinta che depotenziasse il mio lavoro, e che ora, in questo lavoro con Jovine, è venuta fuori in maniera istintiva».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero