Todi Festival, Scaparro porta in scena la vita segreta di Clara Schumann: Guenda Goria è la "Pianista perfetta"

Todi Festival, Scaparro porta in scena la vita segreta di Clara Schumann: Guenda Goria è la "Pianista perfetta"
Dietro ogni grande uomo, c'è una grande donna. Una frase storica - quasi retorica - ma che echeggia come un refrain nella vita di Clara Schumann, pianista,...

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Dietro ogni grande uomo, c'è una grande donna. Una frase storica - quasi retorica - ma che echeggia come un refrain nella vita di Clara Schumann, pianista, musicista, artista di grande talento, e moglie ​di Robert Schumann, compositore e figura di spicco del romanticismo tedesco. Una donna, un amore tormentato, una passione tragica, la storia segreta di Clara diventa il cuore dell'opera teatrale "La pianista perfetta" di Giuseppe Manfridi che Maurizio Scaparro porta in scena giovedì 30 agosto al Todi Festival (Teatro Comunale, ore 21). Protagonista "perfetta" è Guenda Goria attrice e pianista, combinazione elettiva che rende unico questo ruolo, cucito su misura per l'attrice-musicista che nel suo curriculum vanta anche una laurea in Filosofia Estetica.


Il pianoforte. Il Pianoforte, al centro della scena, sarà il protagonista assoluto suonato dal vivo da Guenda Goria che, in una progressiva rarefazione di tempo e spazio, racconterà sin nel profondo la forza vitale di Clara, donna che ha tradotto in arte la sua intera esistenza in un momento preciso, il pomeriggio prima di un importante concerto che potrebbe cambiare le sorti della sua carriera; un pomeriggio sbagliato in tutto sembra far presagire il primo insuccesso della vita di Clara. L’accordatore che non arriva, il baule smarrito, le lettere che sopraggiungono ad annunciare l’internamento del marito Robert Schumann in ospedale psichiatrico offrono l’affresco di una donna che a trent’anni è già madre di otto figli e leggenda della musica mondiale. 


Il personaggio. «La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l’arte». Così Clara Schumann descrive la sua vocazione più profonda, quella per la musica. Forgiata nella tecnica dal padre Friedrich Wieck, Clara diventa sin da giovanissima concertista di fama mondiale: la più grande pianista dell’ottocento ma anche una donna coraggiosa, intellettuale, madre affettuosa di otto figli, innamorata. Ed è proprio l’amore che permea nella sua musica, l’amore per la vita e l’amore per un uomo. Un amore tormentato ma profondissimo quello tra Clara e Robert che trova il suo triste epilogo quando una malattia sopraggiunge a consumare le capacità intellettive di lui, fino a portarlo lentamente a spegnersi. 
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Il Messaggero