Tippi Hedren racconta le molestie sessuali subite da Alfred Hitchcock

L'attrice de Gli uccelli rivela in un libro di memorie un passato nascosto
Fa sorridere il fatto che il nome del re del brivido spunti fuori proprio il giorno di Halloween. Peccato, però, che questa storia non abbia il sapore né di un dolcetto né di uno...

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Fa sorridere il fatto che il nome del re del brivido spunti fuori proprio il giorno di Halloween. Peccato, però, che questa storia non abbia il sapore né di un dolcetto né di uno scherzetto. Tippi Hedren oggi ha 86 anni ed ha scelto di raccontare una vicenda che appartiene ad un passato tenuto, fino a questo momento, nascosto. L’attrice, madre di Melanie Griffith, ha messo tutto nero su bianco in un libro di memorie di cui il New York Post ha pubblicato alcuni estratti. Dalle pagine emergono episodi di molestie avvenute proprio per mano del regista inglese.


Nel 1963 Tippi è protagonista de “Gli uccelli”; nel ’64, poi, Hitchcock le affida il ruolo della cleptomane in “Marnie”. Ma il rapporto tra l’attrice e il genio Hitchcock non si risolve in termini professionali perché lui sviluppa una vera ossessione per la sua musa. Era talmente geloso che sul set di Marnie le aveva vietato di parlare o avere contatti con Rod Taylor e Sean Connery. E anche sul set de Gli uccelli il maestro, scomparso nel 1980, aveva pregato il resto del cast di non rivolgerle la parola. La Hedren lo definisce “glaciale e petulante”. Ma da possessivo, Mr Alfred divenne scorretto e vendicativo.

Non furono poche le occasioni in cui provò a baciarla: «Non lo dissi a nessuno - scrive Tippi - perché all'epoca la molestia sessuale e lo stalking erano termini che non esistevano. Inoltre chi era più prezioso per lo studio, lui o io? Ma più cercavo di respingerlo e più diventava aggressivo». Dalla mossa di cattivo gusto di liberare veri volatili sul set alle porte segrete che lo portavano dritto negli spogliatoi della giovane attrice, il ritratto che emerge del regista è lontano da quell’immaginario che ritrae Hitchcock con un sigaro o un ciak tra le mani. Eppure, in effetti, i due lavorarono insieme soltanto in occasione di queste due pellicole. Lui non la chiamò più ma ormai, anche la sua carriera, aveva imboccato il viale del tramonto.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero