"The reunion", arriva il film della provocatoria artista svedese Anna Odell

“The Reunion” della regista e artista svedese Anna Odell arriverà nelle sale italiane dal 25 ottobre 2018 grazie a Tycoon Distribution.  Alla 70°...

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“The Reunion” della regista e artista svedese Anna Odell arriverà nelle sale italiane dal 25 ottobre 2018 grazie a Tycoon Distribution.  Alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, il film è stato insignito del Premio Fipresci come Miglior film Orizzonti e Settimana Internazionale della Critica. 

 

Al centro della vicenda la regista Anna Odell che, nei panni di se stessa, partecipa a una riunione di ex-compagni di scuola. A distanza di vent’anni, la rimpatriata sarà un'occasione per denunciare apertamente il bullismo e le aggressioni da lei subite durante il periodo scolastico. Nella seconda parte il film prenderà poi una piega inaspettata, dando vita a un’opera che si dipana con elegante raffinatezza, intersecando realtà e finzione.  
Nata nel 1973, Anna Odell ha studiato in due delle più prestigiose scuole d’arte  svedesi: il University College of Arts, Craft and Design e il Royal Institute of Art. Famosa per le sue performance provocatorie, l’artista svedese è nota alle cronache per il clamore suscitato da un suo progetto del 2009, in cui finse un tentativo di suicidio da un ponte per poi reagire violentemente contro la polizia e i medici accorsi ad aiutarla: la regista venne ricoverata in un reparto psichiatrico, e solo nei giorni seguenti rivelò la natura artistica del suo gesto. The Reunion è il suo film d’esordio, del quale è anche interprete e sceneggiatrice.


«L’idea alla base di "The Reunion" mi è venuta dopo aver scoperto che i miei vecchi compagni di scuola, gente con cui ho ho trascorso nove anni fianco a fianco, avevano organizzato un ritrovo a cui erano stati invitati tutti, eccetto me - ha dichiarato la Odell - Subito si è scatenata la mia curiosità sul perché avessero deciso di escludermi. Si trattava di semplice paura dei cambiamenti del tempo? È perché in quel periodo venivo dipinta dai media svedesi come un’artista provocatoria? Che sarebbe successo se Anna Odell avesse presenziato? La mia esperienza personale è servita come base di partenza nella mia ricerca: cosa succede quando le vecchie gerarchie vengono messe a nudo e in discussione?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero