Dietro quel gruppo di uomini e donne che gestivano agli inizi degli anni '80 il fascinoso resort sulle coste sudanesi del Mar Rosso si nascondevano alcuni dei più...
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Il Mossad si mosse e le prime azioni furono approntate. Ma non era ancora sufficiente. Improvvisamente quel gruppo di 15 casette sul mare, da tempo deserte ma ancora in buono stato, offrì un'opportunità decisiva. Da lì si poteva andare nella vicina Etiopia, aiutare gli ebrei a uscire dal Paese, farli entrare clandestinamente in Sudan, portarli a piccoli gruppi nel resort da dove poi a notte fonda sarebbero partiti per raggiungere le navi israeliane che erano in attesa. Il Mossad - sotto copertura di una azienda svizzera - affittò dunque per tre anni a 320mila dollari il resort, lo rimise in piedi e inviò sul posto manager, istruttori di immersione, insegnanti di windsurf: tutti dai passaporti «europei» e tutti altrettanti agenti operativi dell'Istituto. Gli impiegati del resort non ebbero mai nessun sospetto. E neppure i militari sudanesi che, quando fermarono di notte le barche sparando, furono rimbrottati dagli istruttori che stavano danneggiando il turismo estero che portava soldi in Sudan. Scritto e diretto da Gideon Raff, il film è interpretato tra gli altri da Chris Evans, Haley Bennett e Ben Kingsley che su Netflix è stato Adolf Eichmann. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero