The Kolors, Stash e la loro sfida: «Il nuovo cd? La nostra consacrazione»

Ciuffo malandrino, il sorriso pronto, Stash il frontman dei The Kolors, da un anno idoli della pop music lanciati da Amici è venuto a trovarci al Messaggero per raccontare...

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Ciuffo malandrino, il sorriso pronto, Stash il frontman dei The Kolors, da un anno idoli della pop music lanciati da Amici è venuto a trovarci al Messaggero per raccontare il nuovo concerto romano della band e l'intenzione di mettersi al lavoro per un impegnativo nuovo album che, assicura «dovrà essere quello della conferma» perché, aggiunge, «Out è stato lanciato dall'esposizione assurda di Amici e quello precedente era solo un best di quello che suonavamo nei localini. Ora il nostro impegno è quello di non deludere il pubblico he ci ha seguito fin qui». Intanto eccoli pronti ad affrontare due nuove date, Milano il 16 all'Alcatraz e Roma il 23 all'Atlantico: «Sono due appuntamenti extra - spiega Antonio Fiordispino, in arte Stash - perché il nostro tour era stato praticamente chiuso con il concerto che abbiamo fatto all'Expo. Però dai social, che seguiamo attentamente, abbiamo registrato una gran voglia di ascoltarci ancora. Ecco, queste due nuovi concerti sono una materializzazione di una doppia voglia, da una parte quella del pubblico di ascoltarci e quella nostra di misurarci ancora con i nostri fans».

Due date che sono il capitolo finale di un anno fantastico segnato dai successi live, ma anche da quei quattro dischi di platino ricevuti da Out, paria oltre 200 mila copie vendute: «E' successa una cosa incredibile. Erano più di cinque anni che ci provavamo, suonando nei locali a volte per due persone soltanto. Una volta addirittura, a Milano alle Scimmie, per un unico spettatore che era capitato lì non per noi ma per parlare con il padrone per suonare lui nel locale. Ma ora dobbiamo restare coi piedi per terra e lavorare il doppio».
 
Per la verità Stash sta già pensando al futuro terzo disco della band: «Si, sto scrivendo per il nostro prossimo album. Ho messo giù una trentina di appunti, dei demo dove in molti pezzi non canto neanche delle parole compiute ma uso la voce come suono. Voglio arrivare a quaranta per lavorarci poi con la band, come abbiamo sempre fatto finora. E, infine, vorremmo andare a concludere il lavoro a Los Angeles con quello che è il produttore dei miei sogni, Mark Spike Stent uno che ha lavorato con Madonna, con i Maroon 5, con gli U2 specialista del mixer ma anche produttore. Spero che accetti di lavorare con noi, aspettamo la sua risposta fra qualche giorno. Sarebbe fantastico».

Intanto Stash e i The Kolors hanno debuttato anche al cinema, due loro canzoni sono state scelte per l'edizione italiana del film Il regno di Wuba, film campione di incassi in Cina di Raman Hiu, regista di Shrek 3, uscito in Italia proprio in questi giorni.
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Il Messaggero