"Smodato"..."Todi"! Botta e risposta nella sfida a "parole incatenate" tra Francesco Montanari e Claudia Pandolfi. Sotto gli archi di gotica memoria del Palazzo del Capitano del...
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L'opera pluripremiata di Jordi Galceran, diretta da Luciano Melchionna, ha portato nella kermesse tudertina un'ondata di ferale e seducente inquietudine. Un appassionato grande atto unico di spasmodico confronto tra un uomo e una donna, un tempo coppia, che innesca un vortice di colpi di scena. "Ripuliti" dai personaggi torbidi infestati di "lati oscuri", Francesco Montanari e Claudia Pandolfi raccontano questa esperienza. Dalla soddisfazione di essere stati invitati al Festival di Todi tornato da quest'anno sotto la direzione artistica di Silvano Spada, alla consapevolezza di aver portato in scena una delle opere di drammaturgia contemporanea più avvincenti e complete.
Un thriller teatrale, che piace soprattutto agli attori interpretare. "Questo e' uno spettacolo intenso che non ti molla mai, Francesco e' vulcanico e io sono vibrante tutto il tempo", dice Claudia Pandolfi. "La vera forza e' che ognuno di noi si riconosce in determinati aspetti di questa relazione di coppia - aggiunge Francesco Montanari - Ogni rapporto ha dei punti critici e qui se ne toccano tanti, ecco perche' c'e'' molta identificazione col pubblico". Fisico e carnale Montanari, sorniona e disperata Pandolfi, i due mantengono sempre alta la tensione. Una tensione che intrappola lo spettatore per tutto il tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero