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Dopo il successo a Parigi di pubblico e critica, Roma accoglie una pièce contemporanea che tratta il tema della censura in Iran. La stessa che vive attualmente lo scrittore, regista e traduttore iraniano Ali Shams, costretto a dirigere lo spettacolo da remoto con la collaborazione dell’aiuto regista Ahmad Monajemi: nell’ottobre del 2023, infatti, le autorità iraniane l’hanno fermato all’aeroporto di Teheran impedendogli di lasciare il Paese.
L’opera, recitata in persiano, inglese e francese con i soprattitoli in italiano, sarà portata in scena dall’attrice iraniana Sogol Bayat, l’attore iraniano Danial Kheirikhah e l’attore francese Aurélien Ferréol.
Odissea iraniana è la storia di una coppia di attori iraniani che, dopo il divieto di esibirsi nel loro Paese, trovano rifugio nel loro sogno. Aspirano a recitare in teatri di altri Paesi…Una narrazione attuale, un’aspirazione alla libertà, assolutamente imperdibile!
Il regista
ALI SHAMS, nato in Iran nel 1985, si trasferisce a Roma nel 2010 dove si laurea all’università La Sapienza. Cineasta, regista e autore teatrale, fa parte della compagnia teatrale iraniana Don Quixote. In Italia porta in scena Dai Khutai Namak e La Fattoria degli Umani che viene selezionato per il Festival internazionale di Fadjr e per Roma Fringe Festival, riscuotendo successo di pubblico e critica. La principale fonte di ispirazione di Ali Shams è la letteratura moderna mondiale e nei suoi spettacoli, le tradizioni sceniche orientali si mescolano con lo spirito creativo e in continua evoluzione del teatro occidentale. Nel 2017 pubblica due opere teatrali, La fine del gatto e La Fattoria degli Umani per Fourilinea editoriale, Roma. Oggi torna in scena con la sua opera Odissea Iraniana.
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