Parte da Bari il tour di “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà” voluto dallo stilista Pierre Cardin

Parte da Bari il tour di “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà” voluto dallo stilista Pierre Cardin
«Nel corso della mia carriera ho sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti, dando loro la possibilità di lavorare nei miei spazi culturali, e ho...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Nel corso della mia carriera ho sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti, dando loro la possibilità di lavorare nei miei spazi culturali, e ho investito tutti i miei guadagni nell'arte producendo 600 spettacoli». Così ha detto Pierre Cardin, che a 96 anni sta costruendo un teatro vicino Parigi, che accompagna il suo Dorian Gray. La bellezza non ha pietà. Il lavoro, un'opera di teatro musicale ispirata al romanzo di Oscar Wilde con la regia di Emanuele Gamba, arriva nel teatro Petruzzelli di Bari domani 22 giugno (replica il 23) ed è stato presentato oggi dal nipote di Cardin, Rodrigo Basilicati, dall'autore Daniele Martini e dall'interprete Federico Marignetti, insieme con l'assessore al Comune di Bari Carla Palone.


Dorian Gray è andato in scena per la prima volta nel 2016 nel Teatro La Fenice di Venezia, e poi ha proseguito in una lunga tournee all'estero e in Italia. «Una ventina di anni fa venimmo con mio zio a Bari per un incontro sulla moda - ha ricordato Basilicati - e riuscimmo a visitare solo il Petruzzelli che all'epoca era un cantiere. Mio zio fu affascinato dalla struttura che gli ricordava l'Opera Garnier di Parigi e si ripromise di portarvi un suo spettacolo. E eccoci qui». «In un primo momento - ha spiegato Daniele Martini - avevo pensato a un balletto classico, poi ho scelto il teatro musicale e, per l'universalità del romanzo di Wilde, ho condensato tutti i personaggi in uno solo che è in scena (come se si guardasse allo specchio) con la sua solitudine e interloquisce con un mimo, metaforicamente l'anima, che sottolinea il suo stato d'animo». Dopo Bari, lo spettacolo è atteso al Teatro di San Carlo a Napoli (31 luglio e 1 agosto) per concludere la tournée lì dove è iniziata al Teatro La Fenice di Venezia (3-5 agosto).


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero